Fame nel mondo: insetti e microalghe per combatterla
"Un grillo salverà il pianeta". Al Chimali, il X Congresso di chimica alimentare in svolgimento all'università di Firenze, sono stati presentati diversi progetti per contrastare la scarsità di risorse alimentari nel mondo. "Si possono mangiare insetti, sono una fonte di proteine ma soprattutto di grassi", spiega il professore Vincenzo Fogliano dell'università olandese di Wageningen. A lui fa eco Mario Tredici, docente dell'ateneo fiorentino, che ha presentato una ricerca dedicata all'uso alimentare delle microalghe marine: "Verrebbero coltivate in zone desertiche, e quindi non entrando quindi in competizione con la produzione di cibo tradizionale"
FIRENZE - "Un grillo salverà il pianeta". Al Chimali, il X Congresso di chimica alimentare in svolgimento all'Università di Firenze, sono stati presentati diversi progetti per contrastare la scarsità di risorse alimentari nel mondo.
"Si possono mangiare insetti, sono una fonte di proteine ma soprattutto di grassi", spiega il professore Vincenzo Fogliano dell'università olandese di Wageningen. A lui fa eco Mario Tredici, docente dell'ateneo fiorentino, che ha presentato una ricerca dedicata all'uso alimentare delle microalghe marine: "Verrebbero coltivate in zone desertiche, e quindi non entrando quindi in competizione con la produzione di cibo tradizionale"