«Jailbreak» iPhone, rubati dati di 225mila account
La scelta di effettuare il "jailbreak" del proprio iPhone - una modifica per scaricare applicazioni da fonti diverse dall'App Store di Apple - può costare caro: c'è una nuova ondata di virus che prende di mira i melafonini modificati e che ha permesso ad hacker di rubare dati di oltre 250mila account Apple, anche in Italia. Lo rilevano le società Palo Alto Network e WeipTech.
Si tratta, spiegano i ricercatori in una nota online, del più grande furto di dati di questo tipo ad utenti della Mela Morsicata. Quella individuata è una famiglia di malware - denominata KeyRaider - con 92 declinazioni diverse, che colpisce gli iPhone che hanno subito il "jailbreak", quindi che sono stati modificati per scaricare programmi diversi da quelli autorizzati da Apple sul suo negozio digitale.
Dai telefonini infetti gli hacker sono in grado di ottenere password, credenziali varie e di fare acquisti sull'App Store senza autorizzazione. Il malware è stato infatti scoperto dopo che uno studente cinese della Yangzhou University aveva notato diversi acquisti non autorizzati con il suo account. La maggior parte degli utenti colpiti è in Cina, ma ci sono account violati anche in Usa e in diversi Paesi europei, tra cui l'Italia.
KeyRaider infetta i dispositivi attraverso l'applicazione Cydia, che viene utilizzata per facilitare la gestione di app sugli iPhone che hanno subito il "jailbreak". I ricercatori hanno scoperto anche di peggio: con questo malware i criminali informatici riescono a bloccare a distanza un dispositivo chiedendo un riscatto per lo sblocco. «»