Nel 2016 Google ha rimosso 1,7 miliardi di «cattivi» annunci
Nel 2016 sono stati rimossi 1,7 miliardi di annunci che violavano le policy di Google, una quantità più che raddoppiata rispetto al 2015. Lo rende noto il motore di ricerca nel suo rapporto periodico Bad Ads. Tra gli annunci rimossi quelli per prodotti illegali (nel settore farmaceutico sono stati rimossi oltre 68 milioni di annunci per violazione sulle norme sanitarie, 12,5 milioni in più rispetto al 2015); quelli legati al gioco d'azzardo (cancellati oltre 17 milioni di annunci per violazioni di questo tipo). Ma ci sono anche gli annunci fuorvianti che cercano click con false informazioni o offerte di 'cure miracolosè (rimossi circa 80 milioni).
Per avere un'idea del numero "se ci volesse un secondo per rimuovere ciascuno di questi annunci, occorrerebbero 50 anni per rimuoverli tutti". Nel 2016 Google ha anche notato l'aumento del 'tabloid cloaking', un nuovo tipo di annuncio ingannevole che si spaccia per una notizia. Per contrastare il fenomeno "blocchiamo gli inserzionisti, nel 2016 abbiamo sospeso oltre 1.300 account. Nel corso di un singolo intervento a dicembre 2016 abbiamo bloccato 22 inserzionisti responsabili per un traffico di oltre 20 milioni di visualizzazioni in una sola settimana".
"Gli annunci hanno un ruolo vitale nella sostenibilità economica dell'open web", spiega Scott Spencer, Global Director of Product Management for Sustainable Ads di Google. "A luglio - sottolinea - abbiamo introdotto una norma per escludere le pubblicità sui 'payday loans', un tipo di prestiti a breve termine che spesso si trasforma in un debito insolvibile per gli alti tassi d'interesse. Nei sei mesi dall'attivazione di questa policy abbiamo disattivato oltre 5 milioni di questi annunci. In secondo luogo - aggiunge Spencer - abbiamo rafforzato le nostre tecnologie. Per esempio sugli annunci "trick to click" che compaiono come avvertimenti del sistema operativo del dispositivo ma poi scaricano invece malware. Nel 2016 i nostri sistemi hanno individuato e rimosso un totale di 112 milioni di annunci "trick to click", sei volte di più rispetto al 2015".