Auto intelligente: la Provincia nel progetto di Fiat Chrysler
Un’auto intelligente, un veicolo connesso, geolocalizzato e cybersicuro, al servizio di una mobilità sempre più sostenibile: è uno degli obiettivi del programma di ricerca e di sviluppo elaborato da Fiat Chrysler e dal Crf, oggetto di un protocollo d’intesa fra il Mise, la Provincia autonoma di Trento e le Regioni Piemonte, Campania e Abruzzo, approvato oggi dalla giunta trentina, su proposta del governatore, Ugo Rossi, e del vicepresidente, Alessandro Olivi.
Il Trentino è coinvolto per la parte che riguarda VeGa, ovvero i cyber-veicolo, con un piano finanziario che di massima prevede una spesa di 5,3 mln di euro per un progetto da realizzare al Polo della meccatronica di Rovereto e un contributo della Provincia di Trento che sarà al massimo il 20% dell’investimento. «Il settore della mobilità sostenibile - ha sottolineato Olivi - è molto caro al Trentino, ma quello che ci attendiamo è anche un coinvolgimento della ricerca e delle imprese locali, in particolare quelle del Polo della meccatronica». Il protocollo sarà firmato a Roma.
IL COMUNICATO
Un'auto "intelligente", un veicolo connesso, geo-localizzato e cybersicuro, al servizio di una mobilità sempre più sostenibile: questo uno degli obiettivi del programma di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale elaborato da Fiat Chrysler Italia-FCI e dalla società CRF, oggetto di un protocollo d'intesa anche fra il MISE, la Provincia autonoma di Trento e le Regioni Piemonte, Campania e Abruzzo, approvato oggi dalla Giunta su proposta del presidente Rossi e del vicepresidente Alessandro Olivi. Il programma ha accesso alle agevolazioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile alimentato da risorse del MISE-Ministero dello sviluppo economico. La parte del progetto che coinvolge il Trentino riguarda appunto "VeGa", così è stato ribattezzato il cyberg-veicolo. Il piano finanziario di massima prevede una spesa di circa 5,3 milioni di euro. Il contributo provinciale sarà pari al massimo al 20% dell'investimento, determinato in relazione alla proposta di piano industriale che le società si impegneranno a sviluppare presso il Polo Meccatronica.
"Il progetto ci interessa per le sue ricadute sul versante della mobilità sostenibile, settore molto caro al Trentino - ha spiegato Olivi - ma quello che ci attendiamo è anche un coinvolgimento della ricerca e delle imprese locali, in particolare quelle afferenti al Polo della Meccatronica. La prospettiva è quella di insediare nel Polo di Rovereto, entro il 2018, un nucleo di persone che si occupino della sperimentazione di veicoli digitali su strade digitali, e e di attivare delle iniziative sul versante della mobilità sicura, sostenibile, intelligente che consolidino il ruolo del Trentino quale territorio-leader nel settore".
Il protocollo d'intesa sarà firmato prossimamente a Roma da tutti i soggetti interessati presso la sede del Ministero.
Nei mesi scorsi sono stati attivati tavoli di confronto fra l’ Amministrazione provinciale e le società FCA Italy e CRF per valutare l'interesse del Trentino ad intervenire finanziariamente con risorse pubbliche per sostenere il progetto, con il coinvolgimento anche del Polo della Meccatronica di Rovereto, ed in particolare di almeno una decina di aziende locali attive nel campo delle Ict e della meccatronica.
Il protocollo di intesa approvato oggi sarà sottoscritto dalla Provincia autonoma, dal MISE, dalle due società proponenti e dalle altre tre Regioni coinvolte. Il testo dice fra l'altro che, "con riferimento al Piano d'Impresa, FCA ltaly e CRF si impegnano a definire, entro il 2017, con la società di sistema Trentino Sviluppo spa, uno specifico piano finalizzato a promuovere e a rafforzare il Polo della Meccatronica di Rovereto.
Tale piano dovrà individuare le aree di comune interesse e le azioni concrete da attivare in sinergia con gli attori pubblici e privati del territorio, incluso un progetto di insediamento, da realizzare entro il 2018 presso il Polo della Meccatronica, di un nucleo di persone che si occupino dello sviluppo e della sperimentazione di attività inerenti il progetto 'Veicoli digitali su strade Digitali'. Inoltre, FCA ltaly e CRF, attraverso il coinvolgimento di attori locali dell'industria, della ricerca e delle infrastrutture autostradali, attiveranno una serie di iniziative finalizzate allo sviluppo del territorio sui temi della mobilità sicura, efficiente ed intelligente, per dare al Trentino un ruolo di primo piano nell'ambito della sperimentazione delle tecnologie abilitanti i sistemi cooperativi. Le società si impegnano, altresì, a coinvolgere almeno 10 aziende locali attive nell'ambito Ict e della meccatronica, con l'obiettivo di creare opportunità di filiera con ricadute locali in termini di progettualità congiunta ed ampliamento delle competenze per lo sviluppo di prodotti innovativi. Sul fronte occupazionale, l'azienda si impegna, entro la conclusione del progetto, ad aumentare gli attuali livelli occupazionali di almeno il 10% e a mantenerli stabili, fino al 2022".
Ma qual è lo scenario all'interno del quale si colloca questa nuova iniziativa?
In Italia il settore automotive rappresenta uno dei principali assi portanti dell'intero comparto manifatturiero, con un fatturato totale di 82,5 miliardi di euro, pari al 5,1% del Pil e investimenti in ricerca e sviluppo per circa 3 miliardi di euro all’anno. La filiera è composta da circa 3.200 imprese e gli addetti negli stabilimenti dei produttori e dei fornitori, pari a 1,2 milioni, incidono per circa il 10% sugli addetti nel settore in Europa. L’Italia è il settimo paese produttore di autoveicoli in Europa. Nel 2016 la produzione industriale del settore automotive ha registrato un aumento di circa il 9% rispetto all’anno precedente, attestandosi su 1,1 milioni di veicoli prodotti.
Il settore della mobilità, a livello globale, è chiamato dal canto suo ad affrontare una profonda trasformazione, ed in ambito EUCAR (European Council for Automotive R&D) i costruttori di automobili hanno identificato come priorità di Ricerca e Sviluppo per l’intero settore automotive i seguenti filoni tematici: sistemi di propulsione sostenibile, mobilità sicura ed integrata, accessibilità e competitività. Nell’ambito dei suddetti filoni tematici le linee di ricerca su cui concentrare le attività di ricerca e sviluppo sono indirizzate verso: soluzioni powertrain e veicolo a basso impatto ambientale ed elevata efficienza; approcci innovativi e sostenibili per sviluppare e produrre veicoli in Italia/Europa in grado di competere nel mercato mondiale; veicoli sicuri e smart per persone e merci, integrati in modo cyber-sicuro nei sistemi intelligenti del trasporto, per muoversi verso una mobilità inclusiva, con massima efficienza e sempre minore incidentalità.
A livello europeo, il Programma quadro europeo per la ricerca e l'innovazione 2014 2020 (Horizon 2020), in particolare il programma "Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali" (secondo pilastro della Strategia industrial leadership) individua tra le aree prioritarie di intervento:
- i materiali avanzati che possono introdurre nuove funzionalità e proprietà migliorate, e allo stesso tempo, aggiungere valore ai prodotti e ai processi esistenti, con un approccio sostenibile;
- la produzione e lavorazione avanzata per la riemersione del settore manifatturiero dell'UE come parte della nuova economia sostenibile - in termini tecnici, ambientali e sociali - attraverso la continua innovazione nei prodotti e nei processi di base. Le attività previste dal Programma quadro, basate su programmi di ricerca e innovazione definiti dai settori produttivi, insieme con la comunità di ricerca, e con un forte accento sulla promozione degli investimenti da parte del settore privato, riguardano l'intera catena dell'innovazione, con livelli di Technology Readiness che vanno dai livelli medi ai livelli elevati che precedono la produzione di massa.
A livello nazionale, il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in applicazione della normativa comunitaria riguardante la programmazione 2014-2020 dei fondi di sviluppo e di investimento europei (fondi SIE), ha definito a sua volta, in materia di ricerca e innovazione, una Strategia nazionale di specializzazione intelligente, intesa come strategia di innovazione nazionale che individua specifiche aree tematiche prioritarie di intervento che riflettono un elevato potenziale imprenditoriale in termini di posizionamento competitivo, in grado di rispondere alle opportunità emergenti e ai futuri sviluppi del mercato. In particolare, tale Strategia nazionale di specializzazione intelligente individua, tra le aree tematiche prioritarie di intervento, quella relativa a “Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente” e quella relativa a “Agenda digitale, smart communities e sistemi di mobilità intelligente”, finalizzate a combinare lo sviluppo produttivo con la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica e digitale, con riferimento alla ricerca di soluzioni tecnologiche destinate a ottimizzare i processi produttivi, i sistemi di mobilità e a sviluppare metodi di produzione avanzati e prodotti realizzati con nuovi materiali, attraverso l’utilizzo della meccatronica, della robotica e di tecnologie ICT avanzate.