L’esperto: gomme inefficaci contro la pioggia gelata
Nessun tipo di pneumatico, o quasi, può vincere la sfida con la pioggia gelata, che ha obbligato nelle scorse ore alla chiusura di lunghi tratti della rete autostradale italiana. Conosciuta anche come ‘gelicidio’ - o con il termine metereologico internazionale Freezing Rain - è una delle condizioni più rischiose per la circolazione di auto e mezzi pesanti. Si verifica se per effetto di determinate condizioni la precipitazione passa dallo stato liquido in aria al congelamento immediato quando tocca il suolo esposto a temperature inferiori a zero gradi.
Il risultato è una lastra di scivolosissimo ghiaccio sull’asfalto, che offre un coefficiente di aderenza praticamente nullo. «La formazione di ghiaccio trasparente sul manto stradale, noto in Francia come verglas - ha spiegato all’Ansa l’ingegner Carlo Sidoli, già direttore tecnico di Pirelli - è assai insidiosa per l’estrema scivolosità che si manifesta sulla superficie e per la difficoltà di distinguerne visivamente la presenza. Per ridurre il pericolo occorre la prevenzione di abbondante spargimento di sale o addirittura, come si è realizzato in particolari tratti stradali in pendenza, il riscaldamento del manto stradale”»
Sidoli ha puntualizzato al riguardo che «i pneumatici invernali che hanno grandi doti di aderenza sul suolo innevato, a poco valgono sul verglas, eccezion fatta per alcuni tipi molto specializzati in uso esclusivamente nei Paesi nordici». Si tratta, spiega Sidoli, di coperture «improponibili alle nostre latitudini dove, con l’aumento della temperatura, si consumerebbero molto rapidamente per via dell’uso di una mescola di battistrada estremamente morbida».
L’unico rimedio effettivamente efficace è l’uso dei battistrada chiodati - peraltro vietati in Italia - o il montaggio delle catene su tutte e quattro le ruote, come fanno i mezzi spalaneve. Si tratta di sistemi effettivamente in grado di incidere il ghiaccio purché la velocità sia comunque mantenuta a un livello assai ridotto. «Dirottare il traffico dall’autostrada ove si manifesti il gelicidio alle strade statali - conclude Sidoli - è praticamente l’unico rimedio per evitare gravi incidenti, giacché in questo caso la lentezza dell’andatura e il passaggio intenso dei veicoli pesanti impediscono o attenuano la formazione del gelicidio».