La sfida vinta di Denis
In Trentino è probabilmente il primo. In Italia coloro che hanno ricevuto la patente per poter guidare l’auto con un joystick anziché un volante sono davvero pochi. Denis Borgogno, 44 anni di Telve Valsugana, invalido al 100% a causa di un gravissimo incidente sul lavoro del quale è stato vittima quando aveva appena 21 anni, da venerdì fa parte di questo ristretto gruppo. A Treviso ha superato l’esame pratico di guida ed ora ha il via libera per poter attrezzare il furgone che intende acquistare con questo innovativo sistema che arriva direttamente dalla Germania.
«In pratica - spiega orgoglioso Borgogno - il mezzo mi consentirà di muovermi in completa autonomia. Ha uno sportello che si apre automaticamente e una pedana che scende per consentire l’accesso della carrozzina che sostituisce il sedile del guidatore. Attraverso dei ganci automatici la carrozzina viene bloccata al posto di guida dove c’è il cambio automatico, e acceleratore, freno e sterzo sono tutti comandi che si trovano nel joystick. Per quanto riguarda frecce e fari sono azionati da comandi vocali».
Quando è accaduto l’incidente, nel 1995, Denis aveva la patente e guidava. Poter tornare a muoversi con la macchina in autonomia era per lui un sogno. «Ma per anni non c’era nulla che permettesse di farlo. Sembrava fantascienza». Col tempo, invece, la tecnologia si è evoluta. L’auto per disabili con malattie che non permettono l’uso di volante e pedali si è fatta strada in Germania e poi è stato autorizzato il suo utilizzo anche in Italia. «Ci sono solo due centri in Italia che possono montare questo sistema. Uno è a Treviso e ha anche il furgone che utilizza la scuola guida che ho frequentato per poter superare l’esame. Esame che l’altro giorno è durato ben 45 minuti perché volevano essere sicuri che sapessi utilizzare la tecnologia, parcheggiare ed effettuare tutte le manovre».
Denis e la tecnologia. Un sodalizio che si è rafforzato negli anni considerato che quest’uomo è un vero genio della meccanica e dell’elettronica. Grazie all’aiuto del papà ha realizzato macchine incredibili che gli sono utili nelle sue attività quotidiane. La carrozzina con la quale si muove, ad esempio, è unica nel suo genere. «Prima ne avevo una che arrivava dall’Australia e che era venduta come la più sicura. In realtà per me non lo era abbastanza perché io voglio potermi muovere in massima sicurezza anche in montagna. Invece un giorno si è rotto un freno e sono precipitato giù per un sentiero correndo un rischio enorme».
A quel punto padre e figlio hanno unito le forze creando una carrozzina davvero speciale. Un modello con quattro ruote motrici, ognuna con un motore e un freno, ammortizzatori e la possibilità di abbassare e alzare la seduta e lo schienale e a seconda che Denis vada in salita o in discesa. «Con questa posso andare su tutti i sentieri che vengono percorsi dalle jeep anche perché abbiamo potenziato le batterie e posso arrivare fino a 150 chilometri», dice soddisfatto. Se parte degli arti di Denis hanno smesso di poter funzionare 23 anni fa, il cervello è sempre andato a mille e le sue invenzioni sono davvero geniali e innumerevoli. Tra queste anche la canna da pesca con un grande uncino finale che ha realizzato per andare a cercare funghi e poterli raccogliere a distanza, o il macchinario che risponde al suo fischio che sul tavolo da lavoro gli consente di tenere fermi gli oggetti sui quali sta lavorando.
«Perché nel mio tanto tempo libero aggiusta tante cose per gli amici e il mio problema, avendo una sola mano, era tenere ferme le cose. Così ho realizzato questo apparecchio che mi aiuta e che risponde a comandi vocali».