Messaggistica, boom di Signal e di Telegram dopo le modifiche alla privacy annunciate da WhatsApp
Impennata delle app di messaggistica alternative a WhatsApp dopo che quest'ultima, proprietà di Facebook, ha annunciato la modifica dei termini sulla privacy a partire dall’8 febbraio.
Una modifica che non interesserà però l'Unione europea, dove vige dal 2018 il Gdpr, il regolamento sulla protezione dei dati personali.In questa fase la questione riguarda prevalentemente la condivisione automatica con Facebook dei dati sulle attività dell'utenza.
Boom di iscrizioni per il programma di messaggistica non profit Signal, che è rilasciato con licenza free software Gpl (dunque il codice di programmazione è ispezionabile da chiunque lo desideri) e nei giorni scorsi è stato raccomandato anche da Elon Musk, il celebre patron di Tesla e Space X.
Signal annovera tra i suoi sostenitori anche Edward Snowden e Jack DorseyCeo di Twitter e Square.
«La crittografia State-of-the-art end-to-end (sviluppata dal Protocollo Signal open source) mantiene le tue conversazioni al sicuro. Non possiamo leggere i tuoi messaggi o ascoltare le tue chiamate, e nessun altro può farlo. La privacy non è un'opzione: è ciò su cui si basa Signal. Ogni messaggio, ogni chiamata, sempre. Non ci sono pubblicità, nessun rivenditore affiliato e nessuna inquietante localizzazione in Signal. Quindi concentrati sulla condivisione dei momenti speciali con le persone che contano per te. Signal è indipendente e no profit. Non siamo legati o vincolati a nessuna grande compagnia tecnologica, e non saremo mai acquistati da una di esse. Lo sviluppo è supportato da contributi e donazioni da persone come te.», scrive Signal nella home page.
La app è disponibile su mobile per tutti i telefoni Android e IoS (iPhone & iPad), la versione desktop si può installare su Linux, Windows e Mac.
Anche la app multipiattaforma russa Telegram ha registrato un boom, con 25 milioni di nuovi utenti nelle ultime 72 ore, come ha dichiarato il suo fondatore, nato in Russia, Pavel Durov.
L’app aveva oltre 500 milioni di utenti attivi mensilmente nelle prime settimane di gennaio - WhatsApp ne ha due miliardi - e «25 milioni di nuovi utenti si sono iscritti a Telegram solo nelle ultime 72 ore. - ha specificato Durov - Le persone non vogliono più scambiare la loro privacy con servizi gratuiti».
Telegram è stato fondato nel 2013 dai fratelli Nikolaj e Pavel Durov, i fondatori del social network russo VK[9]. I fondatori hanno annunciato che la società Telegram LLC è un'organizzazione non a scopo di lucro non collegata a VK e con sede a Dubai.