La polemica a Rango «L'oratorio è brutto»
Appena tolti i ponteggi con il cantiere ancora da ultimare, e già sull’oratorio di Rango, appena finito di adattare per accogliere temporaneamente i ragazzi della cooperativa sociale il Bucaneve, arriva una critica netta da parte di Marco Riccadonna, cittadino di Rango ed ex presidente dell’Apt Terme di Comano Dolomiti di Brenta. «È possibile - scrive Riccadonna in una lettera protocollata in comune e diretta a parrocchia, associazione valorizzazione Rango e cittadini tutti - che all’ingresso del nostro gioiello di architettura contadina, ci venga sciroppata una cattedrale stile case Itea, con annesso ascensore imponente? Nulla da dire sulla costruzione, se immaginata altrove».
Appena tolti i ponteggi con il cantiere ancora da ultimare, e già sull’oratorio di Rango, appena finito di adattare per accogliere temporaneamente i ragazzi della cooperativa sociale il Bucaneve, arriva una critica netta da parte di Marco Riccadonna, cittadino di Rango ed ex presidente dell’Apt Terme di Comano Dolomiti di Brenta. «È possibile - scrive Riccadonna in una lettera protocollata in comune e diretta a parrocchia, associazione valorizzazione Rango e cittadini tutti - che all’ingresso del nostro gioiello di architettura contadina, ci venga sciroppata una cattedrale stile case Itea, con annesso ascensore imponente? Nulla da dire sulla costruzione, se immaginata altrove».
L’intervento su quella che era una vecchia scuola edile costruita negli anni ’50, un «campo scuola» per la precisione, ideato per permettere ai giovani studenti di sperimentare le tecniche di lavorazione del granito, è costato circa 200 mila euro, ed è stato avviato per fornire una sede provvisoria alla cooperativa Bucaneve per i prossimi due anni mentre nella sede ufficiale dell’associazione, a Larido, vengono svolti i lavori di ristrutturazione e adeguamento strutturale. «Possiamo capire che la crescita di un popolo legato alle esigenze possa guidarci a scelte inevitabili - si legge nella lettera - ma l’attenzione da parte di tutti e in particolare di chi ci amministra è di capire e percepire ogni scelta futura, o piuttosto fermare il tempo come è successo a Rango, un paese dove da decenni tutto è rimasto come era, conservando tutto come oggi possiamo vedere». Secondo Riccadonna, andava preservato l’esterno della struttura, in granito, più vicino all’architettura di Rango e della piazza sulla quale si affaccia, e proprio quell’ascensore che si innalza a fianco della casa - indispensabile però per un’associazione che si occupa di disabili - non va proprio con Rango, considerando che fra due anni i ragazzi torneranno alla loro sede, ma l’edificio rimarrà com’è. La conclusione è amara: «Cerchiamo sempre il molto, il superfluo […] anziché mirare alle reali esigenze e alla qualità. Per cui a volte sarebbe sufficiente il “poco” o meglio ancora la semplicità, il semplice, il pilastro guida della nostra storia contadina».
«Nessuna scelta azzardata - risponde a caldo il sindaco di Bleggio Superiore Alberto Iori -, men che meno fatta a cuor leggero, ma condivisa dalla proprietà, che è la parrocchia, e che tiene conto di esigenze tecniche: si è valutata certamente la possibilità di ripristinare i sassi e quant’altro, ma la struttura non è vecchia come altre case che abbiamo nel borgo, non è certo una casa antica come abbiamo nel resto di Rango e c’erano anche prima dell’intervento delle parti che nulla avevano a che vedere con qualcosa da preservare». La filosofia dell’amministrazione è stata quella di rendere l’edificio, continua Iori, «il più anonimo possibile, perché non interferisca con la veduta e la visuale di altri scorci preziosi del paese».
Quando l’oratorio verrà liberato dalla Bucaneve al ritorno nella propria sede ufficiale, una delle sale per 25 anni sarà a disposizione dell’amministrazione comunale, pur rimanendo l’edificio di proprietà della parrocchia. Per la fine dei lavori a Rango ci vorrà ancora un mese, spiegano gli amministratori, e i lavori a Larido - 1 milione e 300 mila euro la spesa prevista, interamente finanziata dalla Provincia - inizieranno non appena i ragazzi si saranno spostati.