Terremoto a scuola, ma al sicuro
Non fa paura il terremoto a scuola: a Stenico, quest'anno, si sperimenta una app tecnologica che - in caso di sisma - trasmette i dati in automatico sullo stato della struttura ed eventuali danni o pericoli
Conoscere immediatamente dopo un terremoto se e quanto le nostre scuole sono sicure ed avere informazioni sulle azioni da intraprendere. E’ l’obiettivo di un progetto pilota nato dalla collaborazione del Comune di Stenico con I-kubed (www.i-kubed.com), una startup company innovativa dell’Università di Trento, e finanziato da Trentino Sviluppo.
La scuola elementare di Stenico sarà il primo edificio in Italia ad essere attrezzato con un innovativo sistema di monitoraggio che, in seguito ad una scossa sismica, allerta automaticamente i soggetti responsabili della sicurezza del fabbricato di possibili situazioni di pericolo per la struttura e i suoi occupanti.
Si tratta di un sistema sperimentale, risultato della ricerca svolta dall’Università di Trento negli ultimi 8 anni. Per valutare gli effetti di un terremoto, il prototipo di sistema fonde in maniera intelligente i dati provenienti da diversi tipi di sensore distribuiti in maniera strategica sull’edificio con informazioni sull’intensità sismica e sulla vulnerabilità dell’edificio. “Il progetto è stato fortemente voluto dal Comune di Stenico – spiega il sindaco, Dott.sa Monica Mattevi - proprio per aumentare la sicurezza degli utenti della scuola”.
La scuola elementare di Stenico è solo il primo di molti casi studio in cui l’innovativo sistema di I-kubed verrà sperimentato. Un sistema che punta ad avere un forte impatto sull’intera comunità: “Installato su più opere – spiega l’Ing. Emiliano Debiasi, amministratore delegato di I-kubed - può essere utilizzato per la gestione delle emergenze sismiche sia a livello dei singoli edifici che di un’area più vasta.”
Sicurezza, ma non solo: il monitoraggio permette di identificare la presenza danni anche non direttamente visibili, rendendo gli interventi di riparazione tempestivi ed economici. “Essere costantemente aggiornati sullo stato di una struttura – continua l’Ing. Debiasi - consente di minimizzare i rischi e ridurre la necessità di ispezioni. Tutto ciò permette di investire in maniera ottimale le risorse pubbliche e private, intervenendo solo dove necessario e risparmiando dove possibile”.