«È di CasaPound, loda Hitler e minimizza la Shoah, preoccupati per il neoeletto consigliere bolzanino»
«La presenza di un esponente di Casa pound nel Consiglio comunale di un'importante città italiana come Bolzano suona come un campanello d'allarme per chi ha a cuore i valori fondamentali della nostra Repubblica e la loro difesa contro ogni rigurgito di razzismo, di antisemitismo e di xenofobia». Lo sottolineano, in una nota, il presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche Renzo Gattegna e la presidente della Comunità di Merano Elisabetta Rossi Innerhofer prendendo posizione dopo l'elezione nel consiglio comunale di Bolzano di Andrea Bonazza, il primo eletto, in Italia, proveniente direttamente da una lista di Casapound. E intanto Sel presenta un esposto alla magistratura e un'interpellanza parlamentare.
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Secondo Gattegna e Rossi Innerhofer, l'allarme è motivato soprattutto dopo «le parole pronunciate dal consigliere stesso ai microfoni di una nota trasmissione radiofonica, nel corso della quale non ha mancato di rivendicare la propria militanza fascista esibendosi in una vergognosa difesa dei crimini compiuti dal regime, sottraendolo alle più evidenti responsabilità storiche e trovando parole di lode persino per il dittatore nazista Adolf Hitler». «Inaccettabile - proseguono i due esponenti della comunità ebraica - la minimizzazione del ruolo dell'Italia fascista e della Germania nazista nella Shoah; i due totalitarismi furono responsabili del genocidio ebraico, si macchiarono di crimini contro altre minoranze e gruppi sociali, della repressione e persecuzione di milioni di cittadini europei, di cui cancellarono le libertà individuali, e trascinarono il Vecchio Continente nel sanguinoso secondo conflitto mondiale».
Per Gattegna e Rossi Innerhofer, «negare tutto questo, significa offendere la Storia e la memoria delle vittime del nazismo e del fascismo, di chi soffrì e lottò per ottenere quelle libertà di cui oggi, vivendo in democrazia, possiamo godere». «Siamo disgustati da chi spaccia odio e menzogna per ottenere consenso politico, e personaggi di questo livello pensiamo debbano essere contrastati con forza e con l'insegnamento della Storia, a maggior ragione viste le forti tensioni sociali che attraversano l'Italia, sulle quali cerca di inserirsi la propaganda di chi vuole distorcere i fatti e la verità", conclude la nota di Gattegna e Rossi Innerhofer.
BONAZZA ALLA ZANZARA
«Sono fascista, perché no? Non c’è niente di male». Lo dice Andrea Bonazza, primo consigliere comunale di Casa Pound eletto a Bolzano alla Zanzara. «A casa ho anche un busto del Duce che mi ha regalato mio padre, lo custodisco con orgoglio. Se ci fosse Mussolini in Italia le cose funzionerebbero molto meglio, questo è sicuro».
Ma durante il fascismo gli oppositori venivano o uccisi o incarcerati, dicono i conduttori
Ma quando mai! L’8 settembre 1943 c’erano solo venti persone al confino. Ma basta con queste stronzate, l’unico a essere ammazzato fu Matteotti.
E le leggi razziali?
Furono una parentesi del fascismo, ci furono imposte dalla Germania.
E di Hitler che ne pensi?
Nel bene e nel male è riuscito a governare un Paese. Per i lavoratori tedeschi ha fatto tante cose positive come fece Stalin in Russia o nell'ex Jugoslavia di Tito. Fece la Volkswagen, la macchina del popolo. Poi era vegetariano.
LE REAZIONI
«Dopo le farneticanti, ignobili e pericolose prese di posizione di Casapound su Mussolini e Hitler, come sindaco di Bolzano ho ritenuto mio dovere recarmi immediatamente al muro del lager di via Resia a deporre fiori alla memoria dei deportati e di tutte le vittime del nazifascismo», commenta il sindaco di Bolzano Luigi Spagnoll.
«Tutta la Bolzano civile - prosegue Spagnolli - deve reagire immediatamente e isolare prese di posizione che, se non arginate per tempo, rischiano di gettare disonore sulla nostra comunità e sulle stesse istituzioni democratiche». «Di fronte a questo gruppo di destra estremista e dichiaratamente e ostentatamente fascista, che mostra tanta insensibilità e disprezzo verso le sofferenze patite sotto il regime dai nostri concittadini di lingua tedesca, e anche da tantissimi italiani sotto il nazismo, non è possibile rimanere in silenzio», afferma Spagnolli che esprime la sua «solidarietà ai rappresentanti della comunità ebraica, e la vicinanza di tutto il vasto e saldo tessuto civile della nostra bellissima città».
Reagisce anche il presidente della sezione Anpi (Associazione partigiani), Orfeo Donatini: «Il fatto che Bolzano sia la prima città italiana con una presenza istituzionale di un movimento di estrema destra come Casapound ci preoccupa oltremodo».
Secondo Donatini, «si tratta di un gruppo di ispirazione apertamente fascista e da tale si muove in città, con azioni di stampo squadrista come le recenti aggressioni stanno a dimostrare, visto che numerosi loro esponenti sono stati denunciati alla magistratura e dovranno rispondere penalmente delle loro azioni».
«Bolzano e l’Alto Adige Sudtirol - prosegue il presidente di Anpi Bolzano - non devono cadere nell’errore di considerarli dei ‘ragazzi esuberantì. In questo senso facciamo appello a tutte le istituzioni affinchè vengano mantenute alte l’attenzione e la vigilanza sul territorio, dando concreta attuazione e riservando puntale rispetto alle norme della legge Mancino».
Per Donatini, «anche se Casapound - con molte connivenze - tende presentarsi come un movimento filantropico che si dedica al sociale, in realtà infatti stanno seminando i pericolosissimi semi dell’odio razziale, della violenza e della sopraffazione».
Anpi si associa per questo «alle preoccupazioni espresse dalla Comunità ebraica e fa appello a tutte le forze democratiche affinchè la vigilanza resti alta, così come la difesa dei valori della Resistenza e della memoria, che sono alla base della nostra Costituzione».