Sfruttamento idroelettrico e tutela dei corsi d'acqua: Bolzano attua la legge
La tutela delle acque collegata ad un maggiore impegno in un’ottica di sostenibilità dello sfruttamento delle risorse a fini idroelettrici. Questo il tema al centro del nuovo incontro del tavolo dell’energia che ha visto confrontarsi gli esperti del settore.
La legge sulle piccole e medie derivazioni idroelettriche, varata lo scorso gennaio, prevede che entro la fine di giugno la giunta provinciale elabori un concetto riguardante la tutela delle acque.
«Dal punto di vista ambientale - sottolinea il direttore dell’Appa, nonché coordinatore del tavolo dell’energia, Flavio Ruffini - si tratta del classico tema in conflitto di interessi con la produzione di energia idroelettrica».
«Proprio per questo motivo - aggiunge l’assessore Richard Theiner - la sfida richiede un grande impegno: occorre essere in grado di tenere nella dovuta considerazione entrambe le esigenze, garantendo da un lato la diffusione di energia rinnovabile, e dall’altro la tutela di una risorsa particolarmente sensibile».
I criteri per garantire uno sviluppo sostenibile in questo senso, e per evitare l’impoverimento dei corsi d’acqua sfruttati in maniera più intensiva, sono stati illustrati dal direttore dell’Ufficio tutela acque, Ernesto Scarperi. La discussione si è concentrata sulle dimensioni dei bacini al di sotto dei quali non è più ammesso lo sfruttamento idroelettrico, un tetto che in Alto Adige è a quota 6 km. quadrati, un valore più basso rispetto al Tirolo e alla Svizzera, eccezion fatta per i casi nei quali si punta a garantire l’approvvigionamento a masi, baite e rifugi non collegati alla rete energetica.
I criteri centrali per uno sfruttamento sostenibile delle risorse idriche in Alto Adige sono rappresentati da intensità di utilizzo, disponibilità di acqua, pendenza, tutela della biodiversità, sicurezza e attrattività dal punto di vista ricreazionale. Scarperi ha ricordato che «i criteri fanno riferimento in buona parte alle linee guida stabilite a livello sia italiano che europeo, come ad esempio l’analisi delle acque e la definizione delle procedure da attuare per la riduzione dei rischi».
I criteri per la tutela delle acque verranno ora sottoposti al vaglio del Consiglio dei Comuni, e quindi verranno illustrati nel corso di una discussione pubblica organizzata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e dall’Autorità di bacino del fiume Adige in programma il 5 giugno, alle ore 9, presso l’Eurac di Bolzano. Nella seconda metà di giugno le idee e le proposte avanzate verranno nuovamente valutate dal tavolo dell’energia.