Lezione di sci offerta ai profughi scatena l'intolleranza nel Web
Una scuola di sci altoatesina a Colle Isarco decide di offrire in segno di solidarietà e accoglienza alcune semplici ore di corso a otto profughi africani ospitati in Alto Adige.
Ma invece di raccogliere il plauso sociale per questo gesto rivolto a persone in difficoltà, i maestri di sci vengono sommersi da critiche e persino da insulti, specie nei social network.
Contro di loro si è scatenata la rete dell’intolleranza e dell’insofferenza a sfondo anche xenofobo molto presente nel Web.
E maestri sono stati colti alla sprovvista, mortificati da queste reazioni sopra le righe e dalla violenza verbale nei loro riguardi.
Tutto per una giornata di socializzazione sulla neve di un piccolissimo campo scuola, giusto per offrire un’occasione d’incontro a questi ospiti della vallata e per far tastare loro il gusto inedito della discesa sul manto bianco.
Così il paesino di montagna poco distante da Bolzano rimbalza sui media per le reazioni registrate in Facebook, dove i maestri di sci avevano pubblicato la fotografia dei profughi africani in tuta da sci durante la singolare esperienza.
A livello politico si registra invece l'intervento della Lega Nord altoatesina, che ha invitato i promotori a riservare le loro iniziative sociali alla popolazione autoctona «ad esempio ospitando e fornendo il materiale per ogni sabato da qui a fine stagione a tutti bambini bisognosi presenti in provincia di Bolzano».
I commenti negativi su Facebook sono stati così tanti che i promotori hanno deciso di rimuovere il post.
Come ha spiegato uno dei maestri di sci della scuola, Bruno Brandelli, la decisione presa non intendeva avere alcun carattere politico e si trattava soltanto di una buona azione, un gesto di umanità per questi ragazzi che si sono trovati quassù in mezzo alle Alpi: «Provate una volta nella vostra vita - ha detto il maestro di sci - a regalare una gioia al prossimo invece di spargere zizzania, provate a regalare un sorriso. Vedrete il mondo pieno di nuovi colori».
Un altro maestro ha espresso a sua volta grande amarezza, sorpresa e delusione per i commenti suscitati da quella che era e rimane semplicemente una buona azione verso il prossimo e in particolare verso persone in condizioni di sofferenza.
Oltre ai commenti in Fb, la scuola ha ricevuto anche messaggi polemici attraverso altri canali, per esempio di persone che provocavano chiedendo a loro volta di ottenere lezioni gratuite a Colle Isarco.
In definitiva, una vicenda che testimonia di quanto il clima sociale si sia incattivito, con una presenza crescente di reazioni anche emotive che denigrano non solo chi cerca aiuto in un Paese straniero ma anche le persone che rispondono caritatevolmente a questa richiesta.
Ecco la spiegazione postata in Fb da uno dei maestri, dopo il polverone mediatico.
«Cari visitatori della nostra pagina fb, in qualità di responsabile della pubblicazione di una foto che in mezza giornata ha girato tutta l’Italia, mi sento in dovere di intervenire per fare chiarezza su questo episodio che ha suscitato tanto scalpore e indignazione soprattutto tra coloro che non si sono presi il tempo di leggere le spiegazioni già esposte, o di dare un’occhiata più approfondita alla nostra stessa pagina, e che hanno preferito sparare nel mucchio senza nemmeno conoscere i fatti.
Facebook per noi è quello che per una nave è il diario di bordo… ogni giorno rendiamo noti ai nostri 500 amici gli eventi salienti che caratterizzano le nostre giornate…. Meteo, situazione neve, nuovi corsi, qualche barzelletta, gare, e l’evento di un sabato pomeriggio di bassa stagione era appunto il primo contatto con i profughi alloggiati nella ex caserma di Prati di Vizze. Una semplice documentazione tra amici è stata maliziosamente trasformata in una accanita brama di notorietà, una ricerca di pubblicità da parte di una scuola di sci sconosciuta, sperduta in mezzo alle Alpi.
Ebbene no signori, non abbiamo bisogno di questo tipo di pubblicità… La pubblicità ce la facciamo con il nostro lavoro… uno dei lavori più belli al mondo… perché abbiamo la possibilità di portare il sorriso sulle labbra delle persone…la gioia e indimenticabili emozioni nel mezzo di paesaggi alpini incontaminati. Forse proprio perché viviamo in tale fiabesca realtà, mai e poi mai ci saremmo aspettati simili cattiverie, indegne di una società civile.
Noi siamo una scuola dello sport… insegniamo lo sci… e in determinati casi, come già esposto, anche gratuitamente… Nel mese di dicembre, il primo sabato di apertura degli impianti organizziamo il “kids snow day”, 25 maestri insegnano gratuitamente lo sci a tutti i bambini che si presentano sulle nostre piste. Valligiani e non, sono tutti benvenuti! Teniamo ulteriori corsi gratuiti in occasione delle “Giornate della sicurezza sulle piste” per chiunque sia interessato… Insegniamo lo sci a TUTTI … bambini, adulti, anziani, americani inglesi o africani, di qualsiasi religione o nazionalità, cultura e anche ideologia politica…
La politica non ci interessa… la facciamo fare agli altri… e abbiamo avuto modo di constatare nei vari commenti che politicamente siamo proprio degnamente rappresentati…
Si signori… abbiamo peccato… metteteci in croce… sabato pomeriggio due dei nostri maestri hanno giocato e si sono divertiti, e non a pagamento, con otto profughi, hanno conosciuto le loro realtà e le loro situazioni di vita… e hanno portato il sorriso sulle loro labbra. Possiamo rassicurarvi che nessuno ha pagato il loro skipass, perché più che qualche scivolata con il sedere per terra non sono riusciti a farla… E gli indumenti necessari provenivano dalla raccolta della Caritas.
Provate una volta nella vostra vita a regalare una gioia al prossimo invece di spargere zizzania, provate a regalare un sorriso… vedrete il mondo pieno di nuovi colori…
Cordiali saluti,
Maestro di sci Bruno Brandelli amministratore della pagina fb scuola sci di Colle Isarco».