Bar e ristoranti chiusi da domenica al 15 febbraio. Kompatscher ha firmato l'ordinanza
Arriva l'annunciato giro di vite nell'Alto Adige zona rossa covid.
Arriva l'annunciato giro di vite nell'Alto Adige zona rossa covid. È stata firmata infatti in serata dal presidente Arno Kompatscher, come annunciato martedì, la nuova ordinanza, che sarà in vigore dal 31 gennaio al 15 febbraio.
Il provvedimento, prevede che, oltre alle misure attuali, da domenica bar e ristoranti restino chiusi.
Torna anche la polemica sulla classificazione Ue e le relative raccomandazioni sui viaggi, con Bolzano (unica in Italia con il Friuli) in zona rosso scuro: «La valutazione dell’Ecdc si basa soprattutto sull’incidenza settimanale che per la Provincia di Bolzano risulta alta perché effettuiamo moltissimi test, anche il doppio di altri territori vicini», dice l’assessore alla sanità Thomas Widmann. «Comprendiamo le preoccupazioni del settore turistico, ma la giunta provinciale proseguirà sulla strada intrapresa e continuerà a testare molto. Questo ci permetterà di tenere sotto controllo la pandemia ed avere i dati in regola quando tornerà la libertà di viaggio», ha ribadito Widmann, sottolineando che gli ospedali non sono a rischio collasso.
Quanto alle chiusure che scattano domenica, quando Bolzano a quanto pare resterà zona rossa anche nella classificazione nazionale, le disposizioni prevedono inoltre che la vendita di cibi da asporto è possibile, sempre seguendo le solite indicazioni di sicurezza, dalle 5 alle 22, comunque nel rispetto delle regole di sicurezza ed evitando assembramenti fuori dai locali; confermata per gli esercizi rispondenti la possibilità di vendere bevande da asporto fino alle ore 18.
Prevista anche la possibilità di accedere agli impianti sciistici per lo svolgimento di corsi di formazione per lo svolgimento della professione di maestro di sci e nuove disposizioni sulle attività amministrative delle società agrarie nonché sull’amministrazione dei beni di uso civico.
Nel documento si raccomanda l’utilizzo di mascherine per la protezione delle vie respiratorie FFP2, soprattutto nei casi in cui, per le particolari circostanze o le caratteristiche del luogo, il rischio di contagio è maggiore. Si raccomanda inoltre di evitare di ricevere nella propria abitazione persone non conviventi se non per situazioni di necessità.
Gli esponenti della iunta attribuiscono grande importanza al fatto che questa ordinanza sia stata preceduta da una decisione unanime presa sulla base di una discussione dettagliata riguardo alle diverse possibilità e ai rischi esistenti, nonché ponderando tutte le opzioni. Prima della discussione non sono state fatte promesse di alcun tipo al governo di Roma, si legge in unan nota della Provincia.