Kompatscher: pronti a entrare nella cordata "veneta" per acquistare vaccini
La Provincia di Bolzano è pronta ad aggiungersi alla cordata con il Veneto, l'Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda l'acquisto di stock aggiuntivi di vaccini, ma auspica un intervento di Roma.
Il governatore Arno Kompatscher, che è in contatto con i colleghi Zaia e Bonaccini, ha ricordato che per l'eventuale acquisto servono "tutte le verifiche e garanzie del caso e un coordinamento con Roma".
Secondo Kompatscher, sarebbe auspicabile che sia direttamente il governo ad attivarsi per evitare discussioni e problemi di equilibrio tra Regioni.
"Non so da che canale sono stati comprati quelli che ci sono stati proposti - ha dichiarato ieri Luca Zaia -, ma ad Arcuri diciamo che qui ci sono le carte, e vi prendete la briga di dire di no a 12 e 15 milioni di dosi ufficiali. Se sono tarocchi lo dite voi. A noi hanno suonato la porta". Il governatore veneto ha spiegato che le offerte non intaccano gli stock della strategia Ue e che vengono "tramite intermediari sul territorio europeo, su vaccini autorizzati da Ema (Agenzia europea del farmaco)". Il surplus di vaccini delle aziende potrebbe essere stato rimesso sul mercato da alcuni Stati che ne avevano fatto incetta, fa capire Zaia. "Spero di aver scoperto una via di fornitura nuova - aggiunge il governatore leghista -. Se arrivassero 27 milioni di dosi non solo si 'coprirebbe' il Veneto, se ne avvantaggerebbe tutta l'Italia". Più realista l'assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni.
"Noi chiediamo allo Stato di acquistare per noi, di andare oltre gli ordini europei - dice -, per le Regioni è molto difficile, siamo piccoli sul mercato internazionale. Se non sarà possibile a livello statale ci proveremo". L'Agenzia italiana del farmaco ha messo di nuovo in guardia da presunti intermediari e un'inchiesta è stata aperta giorni fa a Perugia. Tra i Paesi citati da Zaia c'è Israele, al primo posto per vaccinati nel mondo (più di 4 milioni con una dose, quasi metà popolazione, 2,5 milioni con due dosi). E proprio dallo Stato ebraico arrivano buone notizie: il vaccino Pfizer conferma di essere efficace al 94% sui casi sintomatici e al 92% su quelli gravi, secondo uno studio del Clalit Research Institute. Con conseguente drastica diminuzione di ricoveri negli ospedali.
In Italia, secondo l'Istituto superiore di sanità, "la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti". Nel Lazio sono già stati vaccinati oltre 50 mila ultraottantenni, da lunedì 22 si inizierà con il personale scolastico (under 55 con Astrazeneca), annuncia la Regione. In Lombardia sono oltre 100 mila le prenotazioni di over 80.
Anche Piemonte ed Emilia Romagna hanno aperto alle adesioni. In tutto in Italia sono quasi 1,3 milioni i vaccinati con richiamo. In Gran Bretagna, altro Paese che sta procedendo a tappe forzate (prima dose a 15 milioni di persone, su 66 milioni totali), il premier Boris Johnson ha annunciato la copertura delle 9 categorie prioritarie, inclusi gli over 50, "entro la fine di aprile".