Alto Adige / Il dramma

Bimbo di due anni annega nella piscina di un albergo in val d’Isarco

Il piccolo è stato rianimato sabato pomeriggio e quindi trasferito in ospedale, prima a Bressanone e poi a Innsbruck, ma le sue condizioni erano troppo gravi ed è morto nel corso della notte. Era nel centro benessere di un hotel di Naz Sciaves con i genitori, la famiglia vive nella zona

BOLZANO. Tragedia in un albergo wellness di Naz Sciaves in Alto Adige: un bambino di appena due anni è morto annegato dopo essere caduto nella piscina dell'albergo.

Il piccolo si trovava assieme ai genitori ed altri familiari, che per un attimo devono averlo perso di vista: tanto è bastato perché si consumasse la tragedia.

Sulla dinamica sono ora in corso accertamenti, anche su disposizione della Procura.

La tragedia, che ha colpito una famiglia della zona, residente a Velturno ma originaria di Bressanone, si è verificata sabato.

Le telecamere interne dell'albergo avrebbero ripreso l'incidente: sembra che il bimbo si trovasse, inizialmente, in una piccola vasca riservata proprio agli ospiti più piccoli, dalla quale però si sarebbe poi allontanato dirigendosi verso la piscina più grande, per gli adulti, scivolando in acqua.

Il bimbo è purtroppo annegato.

A individuare il corpicino esanime in acqua sarebbe stato, secondo quanto trapelato, il nonno, che lo ha visto e subito soccorso, dando immediatamente l'allarme.

Sul posto si sono subito portati i soccorsi: dopo una prima rianimazione da parte del medico d'urgenza, il bambino è stato trasportato prima all'ospedale più vicino, a Bressanone, da dove è stato però subito trasferito in elicottero, a causa delle sue gravissime condizioni, alla clinica universitaria di Innsbruck.

Purtroppo però non ce l'ha fatta ed è deceduto poco dopo il suo arrivo nella clinica austriaca.

Il sindaco di Naz Sciaves, Alexander Ueberbacher, esprime il cordoglio della comunità per la tragedia.

"Da quello che mi è stato detto - racconta - l'incidente è avvenuto durante la pausa pranzo, quindi in un orario in cui gli ospiti dell'albergo erano quasi tutti a pranzo e c'erano poche persone nell'area wellness. Altrimenti forse qualcuno avrebbe potuto notare il piccolo cadere in acqua e prestare i primi soccorsi".

La tragedia avvenuta a Naz Sciaves ricorda molto da vicino un incidente dalla dinamica simile, avvenuta nella piscina pubblica di Bolzano il 6 luglio 2020.

Un bimbo di sei anni, Mattia, era caduto in una delle vasche , all'epoca chiusa e in parte transennata per le norme anti-Covid. Proprio per questo la vasca non era sorvegliata da bagnini. I genitori lo avevano perso di vista ed il bimbo si era incamminato verso quella vasca, cadendo in acqua e morendo annegato. Anche in quel caso quando ci si era accorti del corpo esanime in acqua era ormai troppo tardi. A nulla valsero i tentativi di rianimazione e Mattia morì quattro giorni più tardi in ospedale. Per quell'incidente sono ora indagati i gestori della piscina mentre sono stati scagionati i genitori del bimbo morto.

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