Porge dei contanti ai carabinieri: imprenditore altoatesino accusato di istigazione alla corruzione
Secondo la difesa dell’uomo finito nei guai, l'azione non sarebbe stata idonea ad evitare guai peggiori, in quanto “non avrebbe avuto senso che l'eventuale consegna del denaro a questo scopo fosse fatta davanti a dei testimoni”
BOLZANO. È accusato di istigazione alla corruzione l'imprenditore altoatesino di 50 anni protagonista, nel 2017, di un incidente stradale nella zona di Brunico. Stamattina, 10 luglio, in aula, è stato ascoltato in qualità di testimone uno dei due carabinieri intervenuti. Ha riferito che l'uomo, alla guida di un'auto con targa tedesca, sbandò in corrispondenza di una rotatoria, schiantandosi contro un muro. Venne soccorso da quattro testimoni che, dopo averlo estratto dall'auto, chiamarono i carabinieri. Dopo essersi rifiutato di sottoporsi all'alcol test e di consegnare la patente di guida, l'automobilista estrasse dal portafoglio banconote di grosso taglio, porgendole ai militari. Secondo la Procura, fu un tentativo di corruzione.
Secondo la difesa, invece, l'azione non sarebbe stata idonea a conseguire il risultato, in quanto non avrebbe avuto senso che l'eventuale consegna del denaro a questo scopo fosse fatta davanti a dei testimoni. Poiché nel caso di una macchina immatricolata all'estero la sanzione elevata va pagata subito, e in contanti, non sarebbe da escludere che l'automobilista, in realtà, volesse saldare subito quella per eccesso di velocità e per il fatto che stava guidando senza libretto di circolazione.