Alto Adige / Il fermo

Stalking e tentato omicidio, latitante straniero arrestato a Dobbiaco

L’uomo, verosimilmente andato all’estero per sfuggire al rintraccio, era di fatto divenuto latitante, anche se la scorsa notte, la vettura con la quale era appena rientrato in Italia, non era passata inosservata ai carabinieri del Radiomobile di San Candido, in transito perlustrativo nel comune di Dobbiaco, i quali avevano deciso di inseguirla e fermarla per identificarne l’autista

DOBBIACO. La notte scorsa i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia carabinieri di San Candido hanno arrestato un cittadino kosovaro interessato da provvedimento restrittivo della libertà personale emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bolzano per reati in materia di “stalking”, commessi nel lontano 2013.
 

Il sessantenne, peraltro interessato da altri e più gravi precedenti penali, tra cui il tentato omicidio del figlio e i maltrattamenti in famiglia, seppur residente nella provincia di Bolzano, si era reso irreperibile già dal 2020, facendo perdere le proprie tracce, allorquando l’Ufficio Esecuzioni Penali di Bolzano aveva ripristinato l’ordine di carcerazione per fargli scontare la pena della reclusione di un anno.
 

L’uomo, verosimilmente andato all’estero per sfuggire al rintraccio, era di fatto divenuto latitante, anche se la scorsa notte, la vettura con la quale era appena rientrato in Italia, non era passata inosservata ai carabinieri del Radiomobile di San Candido, in transito perlustrativo nel comune di Dobbiaco, i quali avevano deciso di inseguirla e fermarla per identificarne l’autista. L’uomo alla guida dell’auto non aveva opposto resistenza al controllo, mostrando, alla richiesta dei militari operanti, i propri documenti di identità e permettendo così di essere compiutamente identificato.
 

La successiva verifica del nominativo nella banca dati delle forze di polizia confermava poi il carico pendente sul conto del fermato, che, una volta accompagnato in caserma ed espletate le procedure di rito, veniva dichiarato in stato di arresto e trasportato presso la casa circondariale di Bolzano.
 

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo aveva fatto ritorno nel proprio paese di origine presso i propri familiari fin dal 2020 ed in questi giorni, per motivi ancora non noti, aveva deciso di rientrare in Italia.

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