Brennero, la finanza sequestra 27 mila litri di gasolio di contrabbando
Il carburante si trovava su un tir ungherese che era diretto verso la Puglia. A insospettire i militari è stato il luogo di destinazione del prodotto indicato sui documenti: non un distretto industriale, ma una rinomata località turistica pugliese
BOLZANO. Ammonta a oltre 27 mila litri il quantitativo di gasolio di contrabbando sequestrato nei giorni scorsi dalle Fiamme Gialle brissinesi sull'autostrada del Brennero, quando una pattuglia impegnata in attività di controllo ha intimato l'alt a un autoarticolato con targa ungherese, per eseguire un riscontro delle merci trasportate.
L'ispezione del vano di carico ha rivelato la presenza di 28 fusti della capacità di mille litri ciascuno contenenti, stando alla documentazione esibita dell'autista, liquido anti-corrosivo.
Ad insospettire i militari è stato il luogo di destinazione del prodotto indicato sui documenti: non un distretto industriale, ma una rinomata località turistica pugliese.
L'evasività delle risposte fornite dal trasportatore alle domande dei finanzieri hanno contribuito ad alimentare i dubbi sulla effettiva natura del prodotto. L'uomo, un cittadino serbo incensurato, non ha infatti saputo fornire chiarimenti sul luogo di consegna e sul destinatario della merce.
Tali circostanze hanno indotto la pattuglia ad un più approfondito controllo e all'analisi speditiva del liquido trasportato. Alla rimozione del tappo di uno dei fusti, le esalazioni hanno rivelato l'inconfondibile odore del gasolio, confermando la falsità dei dati contenuti nei documenti esibiti dall'autista.
Accertata l'effettiva natura del prodotto trasportato, i militari della Guardia di Finanza di Bressanone hanno proceduto al sequestro dell'autoarticolato e del carico. Il conducente, nei cui confronti vige la presunzione di innocenza fino a pronuncia definitiva, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Bolzano per il reato di contrabbando.
A Bolzano, invece, ieri, il questore Paolo Sartori ha disposto la sospensione della licenza e la contestuale, immediata chiusura per 30 giorni di un bar, considerato dagli inquirenti una centrale dello spaccio di cocaina.
Un pluripregiudicato bolzanino è considerato dagli inquirenti il gestore di fatto del bar, dove, spiega la polizia, è stato sorpreso mentre cedeva una dose di cocaina a un tossicodipendente. La perquisizione, prosegue la questura, consentiva di rinvenire e sequestrare ulteriori 19 involucri termosaldati contenenti cocaina, per il peso di circa 19 grammi, confezionate e pronte per lo spaccio, nascoste nel retro del bar all'interno di un sacchetto.
La successiva perquisizione eseguita nell'appartamento dell'uomo ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro ulteriori 19 involucri termosaldati di cocaina, del peso di circa 20 grammi, 2 bilancini di precisione e la somma di 7.500 euro in contanti, ritenuta provento dell'attività di spaccio [Ansa]