Alto Adige / Il caso

Il diciottenne pestato dal gruppo a Bressanone: «Avevo paura di morire»

Parla il ragazzo aggredito da alcuni giovani durante una festa dei maturandi lo scorso 15 gennaio. L'aggressione sarebbe iniziata quando è intervenuto in aiuto di un 17enne circondato da questo gruppo violento

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 TRENTO - Aveva paura di morire. Lo confessa in un'intervista al quotidiano di Bolzano Alto Adige il ragazzo 18enne, pestato a sangue da un gruppo di giovani a Bressanone durante una festa dei maturandi, lo scorso 15 gennaio.

Secondo la vittima, l'aspetto razzista «c'entra ma non è stato il motivo scatenante dell'aggressione. Mi hanno fatto pesare la mia italianità mentre mi picchiavano in modo brutale chiamandomi più volte sporco italiano».

L'aggressione sarebbe iniziata quando il giovane è intervenuto in aiuto di un «17enne circondato da questo gruppo particolarmente violento».

«Ho deciso di entrare nella mischia ma solo per tirarlo fuori. Non ho colpito nessuno. E, ci tengo a precisarlo, lo rifarei. Mi avevano visto parlare all'interno del Forum con amici italiani e un amico di origini albanesi ma nato in Italia», ha aggiunto.

E ancora: «Una parte di questo gruppo era stata 'espulsa' dalla festa in quanto molesta. E uno di loro ha spaccato il naso a un mio collega della security mentre lo portava fuori di peso».

La vittima non ha dubbi: «Devono essere condannati tutti. Non si può picchiare e rovinare la vita alle persone in questo modo». 

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