La guardia medica resta in val di Ledro
«Il servizio di Guardia medica presente a Ledro non sarà soppresso ma rientrerà nel piano di riorganizzazione sanitaria provinciale, basata su quattro distretti sanitari e nuovi criteri che individueranno nuove postazioni in ordine alla morfologia del territorio delle Comunità di Valle, della distanza dalle strutture ospedaliere, della funzionalità logistica e del numero di prestazioni erogate».
È quanto sottolineato dall’assessore provinciale alla sanità Luca Zeni e ribadito dal consigliere Luca Giuliani, che ancora una volta desiderano rassicurare la popolazione sul mantenimento del servizio.
«I medici del presidio ledrense continueranno ad operare - spiegano - garantendo risposte telefoniche e visite domiciliari ed ambulatoriali all’interno di un ambito distrettuale riorganizzato e un bacino d’utenza più vasto, in linea con il principio stabilito nell’Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici. Tale accordo definisce, in base alle caratteristiche geografiche e abitative dei territori compresi nei diversi ambiti, con presenza di zone a diversa densità abitativa ma con servizi assistenziali diffusi, il fabbisogno di medici di continuità assistenziale per i diversi distretti in un rapporto di 1 medico ogni 5.000 abitanti residenti o di 1 medico ogni 3.500 per i distretti con particolari esigenze.
Negli ultimi vent’anni molti sono stati i provvedimenti attuati nell’ambito del servizio sanitario nel suo complesso, con riforme organizzative che hanno riguardato sia il livello assistenziale, sia quello territoriale, con l’introduzione dell’associazionismo in medicina generale e, più recentemente, di nuovi modelli organizzativi d’assistenza primaria, mentre è rimasto sempre immutato nella sua organizzazione iniziale il servizio di Guardia medica».
Che, con la nuova riorganizzazione continuerà a sussistere su tutto il territorio, ma con un costo più contenuto.
«L’assessore Zeni ha promesso che durante il nuovo anno parteciperà ad un incontro con la comunità ledrense - conclude Giuliani - sarà l’occasione per sollecitare anche la realizzazione di un’area di atterraggio e decollo notturno per l’eliambulanza e il potenziamento del presidio di Croce rossa».