Torbole, oltre 51 mila presenze grazie alle regate del Circolo Vela

di Davide Pivetti

Gianfranco Tonelli si presenta all’appuntamento con una stampata piena di numeri. Sembrano le statistiche di fine anno di InGarda, con tanti zeri e riferimenti in migliaia (di presenze) mese per mese. Invece sono i numeri prodotti in un anno dal Circolo Vela Torbole, realtà tra le più blasonate d’Italia e sicuramente buon volano per quel turismo sportivo - o dell’outdoor che si dice adesso - che ha fatto la fortuna del Garda trentino negli ultimi vent’anni.

Sono 51.519 le presenze turistiche stimate dal Circolo Vela Torbole legate direttamente o indirettamente alle regate e alle molte iniziative organizzate nella storica sede della Conca d’Oro. Perché oltre alla parte agonistica vera e propria c’è un’altra componente tutt’altro che marginale: quella degli allenamenti. Grazie alla presenza di venti come l’Òra e il Pelèr, il nostro lago garantisce quelle “certezze” meteorologiche che neppure i più rinomati lidi marini possono mettere sul piatto. Chi arriva qui per allenarsi, magari con pochi giorni a disposizione, sa che ha ottime possibilità statistiche di poter scendere in acqua tutti i giorni e completare così, al meglio, il proprio lavoro preparatorio. Il “peso” delle presenze legate agli allenamenti presso il Circolo è stimato attorno a 20 mila unità anche per l’anno da poco iniziato.

Un volume di «traffico» che, ovviamente, ha effetti importanti sull’economia turistica di Torbole e più in generale dei centri della Busa. Anche perché le presenze sono ben distribuite da marzo ad ottobre, garantendo così camere d’albergo riempite e pizzerie al lavoro anche in periodi di bassa stagione, grazie alla vela.

«Abbiamo fatto una stima - dice il presidente Gianfranco Tonelli - parliamo di 6 milioni di euro di indotto prodotto dalla nostra attività. Il nostro non è un circolo da giacche blu e bottoni d’oro, siamo gente che si rimbocca le maniche e si sporca le mani quando ce n’è bisogno. Per questo vorremmo più sostegno dalle istituzioni e dagli organismi legati al turismo: Comune, Provincia e InGarda possono fare di più e sostenere con più convizione il nostro Circolo. I problemi sono noti: la sede ormai non è più adeguata al richiamo internazionale delle nostre regate, gli spazi e i servizi sono quelli che sono».

Ma il presidente Tonelli guarda anche ai privati: «In questi giorni stiamo componendo il book delle regate 2016 e raccogliendo le adesioni tra gli operatori della zona. Spero che albergatori, commercianti e ristoratori capiscano che se lavorano è anche grazie a quello che fanno i circoli velici della zona, che insieme arrivano a produrre 200 mila presenze annue».

La 51ª stagione parte il 19 marzo con l’«Europa Meeting» e si concluderà il 31 ottobre con l’«Halloween Optimist Cup». In mezzo campionati mondiali («Finn Master», «Europe», «49er master») e continentali per 26 regate totali.

 

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