«La tassa sui rifiuti in porto è ingiusta e fa solo danni»
Chiamatela come volete, ma è un'altra, ulteriore «gabella» che il Governo alla fine riscuoterà. Volenti o nolenti la Tari, ex Tarsu, alla fine sarà chiesta anche ai proprietari d'imbarcazioni. Per ora la Gestel, la società che si occupa dei tributi e delle entrate nei comuni del Garda trentino, la comunicazione l'ha inviata solamente alla Lido, la società che gestisce i porti barca a Porto San Nicolò, mentre nulla è arrivato al Comune di Nago Torbole, al Circolo Vela Arco, al Circolo Vela Torbole e alla Fraglia Vela Riva.
La questione è attiva da qualche anno in tutta Italia. Ciò che fa testo, comunque, è la recente sentenza della Cassazione 3773 del 15 febbraio 2013 che afferma come «sono tassabili le aree costituenti i posti barca».
Per Carlo Pompili, ex presidente del Circolo Vela Arco (l'attuale presidente Nardelli è all'estero), il sodalizio arcense non dovrebbe essere minimamente interessato. «Noi abbiamo quattro imbarcazioni di classe J - spiega Pompili - che utilizziamo per la scuola vela. A queste si aggiungono i gommoni che utilizziamo di supporto all'attività velica, scuola o regate che siano al momento, dunque non credo che questa tassa possa applicarsi a ciò. Al momento non abbiamo ricevuto alcuna nota da parte di Gestel, Provincia o Comune».
Nulla anche al Circolo Vela Torbole, come il presidente Gianfranco Tonelli conferma: «Nessuna comunicazione - afferma - però mi sia consentito dire che se arriverà anche quest'ulteriore gabella, allora le barche dei privati spariranno dai nostri ormeggi. In un momento in cui, con mille difficoltà si cerca una ripresa economica, legata anche alle aziende che costruiscono imbarcazioni, all'indotto di settore, all'attività in generale, caricare un'altra tassa dico che sarebbe una sciocchezza. Una "bastonata" per chi lavora con la vela, inutili balzelli che raccoglierebbero pochi euro. Mi auguro vivamente che non arrivi».
In Comune a Torbole, il primo cittadino Gianni Morandi dice che Gestel si è messa in contatto telefonicamente. «Ho detto al direttore Bonisolli che al porto Perosina - replica il sindaco - ci sono diciotto posti barca, mentre al Circolo Vela Torbole è tutto in gestione a loro. Poi ci sono i due piccoli porticcioli di Torbole, ma qui è tutto gestito direttamente dalla Provincia. Che dire, se dovremo pagare, pagheremo prendendo atto della sentenza della Cassazione. In un certo senso, a parità di costi di servizio, se si "allarga" la platea pagheranno tutti qualcosa in meno. Tuttavia vedremo cosa fare quando ci sarà la richiesta ufficiale».
Della stessa idea è il presidente della Fraglia Vela Riva Giancarlo Mirandola: «Nulla di scritto c'è pervenuto - dichiara - e valuteremo nel momento in cui eventualmente arriverà sul nostro tavolo». E precisa: «Pagare i rifiuti? Dovranno anche dirci dove smaltirli perché ora i nostri utenti se li portano educatamente a casa. Da noi stazionano un'ottantina di imbarcazioni, il cui valore medio è tra i 5.000 e gli 8.000 euro. Ricchi? Fate voi. Abolita la tassa di stazionamento perché costava di più l'esazione che l'introito, ora anche questa ipotesi la vedo come un ulteriore "lacciuolo" sull'attività da diporto, torneranno le bandiere "ombra". Confrontiamoci col mercato, invece, e aggiungere un'altra tassa non sarà certo visto positivamente».