«Malga Zanga» riparte da zero, nuova gestione per sei anni
La struttura comunale sul Monte Velo cambia di mano: bando vinto da Enzo Ferrari e Stefania Libietti
«Malga Zanga», lo chalet del Monte Velo, riparte da zero. Un rilancio che l’amministrazione comunale porta avanti alla luce del bando pubblico appena conclusosi e che vede vincitori i due soci Enzo Ferrari e Stefania Libietti, che gestiranno la struttura di proprietà comunale per i prossimi sei anni, con la possibilità di un eventuale rinnovo di altri sei.
Dopo il bando provvisorio della scorsa stagione, l’amministrazione necessitava infatti di un progetto a lungo termine, lungimirante e innovativo, con garanzie precise.
La commissione tecnica preposta ha valutato l’offerta formulata dai due soci la più convincente, non solo per il mero aspetto economico, inferiore peraltro al recente passato - l’affitto è di 700 euro al mese - ma per il progetto nel suo complesso. Lo chalet del Monte Velo dovrebbe rilanciarsi, infatti, almeno nelle intenzioni dei nuovi gestori, attraverso una nuova impronta turistica impostata sull’attività degli sport outdoor e la predisposizione di pacchetti vacanze adatte a famiglie, associazioni, compagnie. Il tutto senza ovviamente tralasciare l’aspetto classico e tradizionale della malga di montagna, con una cucina che fa uso di prodotti a «km zero» e sulle ricette, anche antiche, che il territorio dell’Alto Garda offre.
Ferrari e Libietti sono stati selezionati dalla commissione proprio perché gestiscono già «Maso Limarò» a Calavino, nonché per via della loro consolidata esperienza da tour operator con l’«Outdoor Park», un portale dove vengono per l’appunto proposti dei pacchetti vacanze che comprendono attività all’aria aperta, dall’arrampicata alla mountain bike, passando per il canyoning.
Nell’attesa che si definiscano gli ultimi aspetti burocratici e che la struttura riapra i battenti - a partire da maggio - l’amministrazione ha ufficializzato ieri la nuova gestione con la consegna delle chiavi. Presenti il sindaco Alessandro Betta, il vicesindaco Stefano Bresciani e Stefania Libietti.
«L’intento non è quello di far cassa - chiarisce subito Stefano Bresciani - l’obiettivo è quello di mantenere viva una struttura, creando comunità e interesse al fine di sviluppare attività collaterali. L’elemento economico non è infatti fondamentale, volevamo sviluppare un progetto che avesse un forte appeal turistico. È possibile anche una collaborazione con Amsa» .
Linea condivisa dal sindaco Alessandro Betta: «Si tratta di una struttura su cui l’amministrazione ha investito risorse importanti - afferma il primo cittadino - e questa nuova progettualità può dare davvero rilancio al Monte Velo e avere un riverbero importante per tutta la nostra comunità».
«La nostra filosofia - spiega Libietti - è regalare al turista un’emozione, un ricordo. Ci occupiamo di promuovere tutto quello che la natura del Trentino può offrire, abbinato a dei servizi a trecentosessanta gradi, dalla cucina alla merenda tipica. Punteremo esclusivamente su prodotti locali trentini».