Domenica "Ledro Skyrace", in 600 sfioreranno il cielo
Un tracciato di 19 chilometri, per 1.610 metri di dislivello che si snoda lungo i crinali più spettacolari della valle, e 600 tra agonisti e appassionati attesi sulla linea di partenza.
È «Ledro Skyrace», gara di corsa in montagna che domenica 10 giugno dalle ore 9 prenderà il via, nella sua terza edizione, per portarsi da Mezzolago fino al «Senter dele Greste», da Bocca di Saval fino a Cima Parì e Cima d’Oro. Un percorso tecnico e spettacolare, che collegherà in un sol fiato tutto l’anfiteatro che dà sul lago di Ledro, da coprire nel minor tempo possibile (il record è di 1 ora e 48 minuti).
Andati letteralmente a ruba i pettorali - gli iscritti sono cento in più rispetto al 2017 e duecento rispetto al 2016 - a dimostrazione di come la gara sia attesa e partecipata. Tra gli skyracer più gettonati attesi al via, il campione uscente Martin Stofner, Chrisian Modena, Mattia Gianola, Andrea Debiasi (vincitore nel 2016), Andreas Reiterer, e al femminile Paola Gelpi, Carlotta Pederiva, Daniela Rota, Silvia Serafini, Annelise Felderer, cui faranno eco una cinquantina di atleti ledrensi e specialisti provenienti da tutta Italia, ma anche da Germania, Austria, Svizzera, Svezia. E, quest’anno, pure da Israele. Di 67 anni (classe 1951) l’atleta più anziano, di 18 appena compiuti il più giovane.
L’evento è inserito in calendario quale seconda tappa de «La Sportiva Mountain Running Cup», il circuito che da maggio a settembre tocca sei tra i più impegnativi tracciati delle Alpi, organizzato da un team di appassionati legati alla Ssd Tremalzo e alla Pro Loco di Mezzolago, che anche in questa terza edizione potranno contare sulla preziosa collaborazione di oltre 150 volontari di tutte le realtà associative di valle, con la benedizione dell’amministrazione comunale, della Cassa Rurale di Ledro e del Consorzio per il turismo.
«L’impegno del comitato organizzatore è quello di poter crescere sempre più, non tanto nei numeri quanto nell’offrire a tutti gli atleti, dal top runner all’amatore, l’esperienza di una gara vissuta comunque da protagonisti - hanno spiegato Nicola Gnuffi e Alessandro Barilari - tra le novità di quest’anno va segnalato il doppio premio intitolato alla memoria di Damiano Gnuffi che andrà al primo uomo e alla prima donna che raggiungeranno Cima Parì, due ulteriori punti di rilevamento cronometri in vetta a Cima Parì e Cima Oro, per ufficializzare le classifiche di tre diversi tratti, e una speciale graduatoria, la “Senter dele Greste Challenge”, dalla quale saranno esclusi i top 10 della classifica generale onde evitare di premiare sempre gli stessi atleti».
A fare da contorno alla gara, che ricalca in veste moderna la lunga tradizione podistica del Trofeo Dromaé, una delle manifestazioni gastronomiche più datate, «Pane, vino e pesciolino», e tutte le sfumature del volontariato, «risorsa imprescindibile per la promozione e la crescita dell’intera valle, che permette di allestire questo tipo di appuntamenti, autentico biglietto da visita per il territorio».