Villa Cian, venti lavoratrici e lavoratori a rischio
Alla fine a rimetterci sono sempre loro, le lavoratrici e i lavoratori, quelli che fanno girare l’economia, quelli che hanno dato la possibilità a Villa Cian di prosperare e ai titolari di incassare.
Sono rimasti a piedi in venti: «Non sono nemmeno stati avvisati. È una vergogna. Fino all’ultimo giorno - si indigna Mirko Carotta sindacalista della Filcams Cgil - sono andati a lavorare ignari dell’ordinanza di sfratto. E beffa oltre al danno, il titolare della Victoria sas, che fa capo a Lorenzo Donadel, non li licenzia ma li vuole trasferire a Torri del Benaco o a Verona, in altri suoi locali. Come se uno da oggi a domani potesse cambiare vita».
Il bar e ristorante Villa Cian è rimasto chiuso lunedì e ieri mattina si sono presentati assieme al sindaco di Nago Torbole, Gianni Morandi, i carabinieri. Di proprietà comunale era in affitto dal 2009 e il contratto prevedeva la scadenza della gestione al 31 dicembre 2017. La Victoria sas però si è appellata a un cavillo e grazie a un accordo con l’amministrazione municipale era stato fissato al 23 luglio il termine ultimo di esercizio. La chiusura è poi avvenuta di fatto lunedì.
«Alcuni dipendenti si sono già rivolti a noi, la maggior parte ha già fatto sapere di volere il sostegno del sindacato. La cosa sconcertante è che nessuno di loro sapeva nulla fino a ieri (lunedì per chi legge ndr). E i titolari, che sapevano tutto sono stati zitti e ora chiedono loro di trasferirsi. Non c’è più rispetto. L’azienda che avrebbe degli obblighi nei loro confronti se li licenziasse, così facendo non li ha più: non li licenzia, li trasferisce. Ma nel contratto non poteva mettere la data del termine, del 23 luglio, salvo proroghe, così anche i dipendenti erano consapevoli di tutta la questione? Quello che mi chiedo allora - dice Carotta - è perché chi decide certi percorsi, e cioè l’amministrazione comunale oltre a pensare ai propri interessi non pensa anche quello di lavoratrici e lavoratori, oltre le esigenze turistiche? Perché non si riesce a impedire che dei lavoratori siano lasciati per strada. Faccio una proposta-appello al Comune, visto che non può prorogare che faccia un minibando per tenere aperta Villa Cian almeno fino a fine stagione».
Il sindaco Morandi dal canto suo spiega che non è possibile proporre un bando di emergenza, perché «bisognerebbe arredare nuovamente il locale e se partecipasse la Victoria sas sembrerebbe un bando ad personam, cosa non possibile. «Mi dispiace per i lavoratori, ho parlato con loro, erano ignari della situazione, ho pensato anche a qualche soluzione ma non ne trovo. Mi pare che qua il titolare della gestione abbia fatto il furbo».