Alto Garda, le "Voci Bianche" dal gregoriano al polifonico
Questi mesi estivi di luglio ed agosto si stanno rivelando particolarmente intensi per il «Coro Voci Bianche Garda Trentino», il coro della Scuola Musicale Alto Garda.
Infatti nel corso della terza settimana di luglio, buona parte dei coristi hanno preso parte al «Laboratorio vocale propedeutico allo studio della monodia sacra» organizzato ad Arco, presso «Gardascuola», dall’associazione internazionale «Studi di canto gregoriano». Il corso «Intoniamo il suono della parola - Connubio tra testo sacro e purezza vocale» era tenuto da Franco Radicchia, uno dei massimi esperti italiani nel settore. «L’organizzazione di un corso di canto gregoriano per i più piccoli può sembrare un’operazione anacronistica, non in linea con le “mode didattiche” del nostro tempo - racconta Radicchia - è nostra convinzione invece che possa essere utile portare i giovani verso la scoperta di un mondo più riflessivo dove agiscano semplici componenti legate alla tranquillità, al controllo della propria voce in relazione al testo cantato. La creatività che si sposa con il rigore dei segni guidati dalla sacra parola».
E così i ragazzi e le ragazza del Garda Trentino hanno avuto modo di cimentarsi con lo studio di neumi e custos, fino ad arrivare a presentare al concerto di chiusura del corso un repertorio per loro completamente nuovo, con risultati del tutto apprezzabili. Il presidente del coro Giovanni Conti, titolare della cattedra di canto gregoriano presso la Scuola universitaria di musica e Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, ha avuto modo di complimentarsi con i ragazzi per il loro impegno e per lo studio consegnando loro il meritato attestato di partecipazione.
Se quindi luglio non ha fermato le attività del coro, agosto non è da meno, dal momento che proprio in questi giorni il coro sta affinando la propria preparazione, insieme al maestro Enrico Miaroma e al maestro Paolo Orlandi al pianoforte, per prendere parte a partire da giovedì fino a domenica al «66° Concorso corale internazionale polifonico Guido d’Arezzo».