Drena, ferrata ok. A marzo apre parte del castello
È nuovamente accessibile la «Ferrata del rio Salagoni» nel comune di Drena. Con un'ordinanza firmata venerdì dal sindaco di Drena Tarcisio Michelotti è stata decisa la parziale revoca del provvedimento assunto ad inizio giugno 2018 che impediva l'accesso al Castello di Drena (interessato dal crollo di una porzione del muro di cinta nella notte del 31 maggio), e alle aree limitrofe compreso il tracciato della ferrata.
La via ferrata molto nota nel Basso Sarca, anche per la sua spettacolarità e media difficoltà, torna ora frequentabile partendo dalla località Lavini nel comune di Dro (lunghezza di circa 2,5 chilometri per un dislivello di 202 metri e circa due ore di percorrenza seguendo strapiombi, pareti e gole scavate dal rio Salagoni).
«I lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza delle mura del castello si sono conclusi il 24 dicembre - si legge nell'ordinanza sindacale - non sussiste più il pericolo di ulteriori crolli delle mura verso le aree attraversate dalla ferrata del rio Salagoni, e di danni per chi la percorre».
Un segnale importante per tornare a vivere e frequentare un angolo naturale della Valle del Sarca di grande valenza promozionale e turistica. «Per ora - spiega il sindaco Michelotti - viene confermato il divieto alle altre zone interdette a giugno, il castello, la strada d'accesso ed alcuni sentieri, mentre stanno continuando i lavori nella parte già ristrutturata del castello. Entro marzo riapriremo la strada d'accesso e la sala espositiva del castello, mentre resteranno chiusi parco e lizza del castello, dove è avvenuto il collo della cinta muraria. Grazie a Provincia, servizi e ditte incaricate, e a distanza di poco più di sei mesi, torna fruibile il nostro prezioso maniero, simbolo del nostro territorio e della sua comunità».