È in quarantena ma va a spasso Denunciata operatrice di una Rsa
È una donna di mezza età residente nell'Alto Garda e Ledro una delle prime persone in Trentino ad essere denunciata per aver violato le ultime e più stringenti disposizioni governative che limitano i movimenti sul territorio al fine di contenere il contagio da Coronavirus, anche ripescando nell'ultimo decreto legge quanto contemplato dal regio decreto del 1934, testo unico delle leggi sanitarie.
La signora in questione doveva restare a casa in quarantena, in attesa dell'esito del secondo tampone, ma è stata rintracciata dalla Polizia Locale ben distante dal luogo dove doveva essere. Un comportamento che potrebbe risultare aggravato (ma questo lo deciderà solo ed esclusivamente un giudice) dal fatto che la donna in questione è un'operatrice sanitaria di una casa di riposo della zona.
A rintracciarla, come detto, piuttosto lontana dal luogo dove si sarebbe dovuta trovare, è stata una pattuglia della Polizia Locale che in queste ore, in occasione del weekend delle Palme, ha intensificato i controlli sul territorio alla pari di Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Stradale, con verifiche più stringenti soprattutto sulle direttrici che provengono da sud (Limone e Malcesine, Lombardia e Veneto) ma anche a Passo San Giovanni e nella zona di Dro e Pietramurata. Controlli sono stati attivati anche sul lago coi mezzi della Squadra Nautica del commissariato di Riva del Garda.
Dall'inizio dell'epidemia a venerdì sera, la Polizia Locale della zona ha controllato 1.471 persone ed elevato 50 violazioni delle restrizioni di movimento, ora non più ricadenti nel penale ma solo amministrative, oltre alla denuncia penale di cui abbiamo riferito all'inizio dell'articolo. Le multe in questo caso hanno oscillato tra i 400 e i 533 euro, per persone a piedi nel primo caso, su veicoli nel secondo, precisando che per veicoli s'intendono auto, moto, biciclette ma anche un banale monopattino. Sanzioni che possono essere ridotte del 30% a fronte di un pagamento anticipato, prima dell'arrivo dell'ingiunzione.
Ricordiamo anche che per fonire ogni spiegazione normativa e rispondere alle domande (frequenti) dei cittadini, la Polizia Locale Alto Garda e Ledro ha attivato da alcuni giorni una pagina Facebook che in poco tempo ha superato i 1.500 «mi piace».