Il bosco delle opere d’arte di Ledro raso al suolo con motoseghe e ruspe
Lo sconcerto dei curatori e dei bambini che domenica erano in gita a vedere le meraviglie del percorso, che da anni è diventato un’attrazione turistica e culturale
LEDRO. A pochi giorni di distanza dall'apertura del bando indetto dall'Apt e dalla Cassa rurale di Ledro per la realizzazione di elementi di abbellimento paesaggistico da posizionare nei luogi di maggior frequentazione e prestigio, allo scopo di valorizzare e promuovere il patrimonio naturale di valle in un'ottica di sostenibilità ambientale, stride non poco la notizia di un pesante intervento di disboscamento, con taglio di piante e fresatura del sottobosco, messo a punto, ad insaputa di tutti, nel sito artistico di «Ledro Land Art».
Domenica pomeriggio, l'amara scoperta da parte dei 120 partecipanti all'evento animato organizzato per i bambini proprio in mezzo al parco: al loro arrivo nel sito, con sgomento hanno potuto constatare come, laddove fino a pochi giorni prima c'erano delle cortine vegetali che custodivano, a mò di scrigno e parte integrante delle opere stesse, le installazioni artistiche, c'era solo una nuda spianata. Immediata la reazione di incredula rabbia provata da parte di tutti, in primis dei curatori del percorso artistico di Pur che, dopo aver interpellato il vicesindaco e assessore comunale alla cultura Claudio Oliari, e quello al turismo Luca Zendri, a loro volta ignari dell'accaduto, hanno cercato di capire per quale motivo sia stato messo a punto un lavoro di bonifica senza informare nessuno.
«Lo spoglio lasciato dalle ruspe nel bel mezzo di Ledro Land Art ricorda più un parco urbano anziché una zona di espressione artistica - scrivono in una nota le minoranze comunali ledrensi, tra cui Massimiliano Rosa, curatore del sito - e qui sta il primo danno, ovvero quello culturale, per non aver considerato la presenza di opere “site-specific”, create apposta per quella porzione di bosco. In secondo luogo, lo sfregio istituzionale, dato che la Cooperativa So.L.E., che ha stipulato una convenzione con il Comune per la gestione del luogo, non è stata avvisata dell'intervento. Nella convenzione infatti si evince espressamente che il comune di Ledro “provvede allo sfalcio dell’erba e alla pulizia del sentiero e del parco concordando tempistiche e modalità con la Cooperativa”. Non trascurando poi il danno ambientale e la spesa inutile, ciò che risulta grave è il fatto che nessuno sembri aver dato il permesso per questo scempio. Ci auguriamo che l'accaduto non diventi uno scarica barile o un atteggiamento omertoso: chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità! Così non fosse, sarà nostra premura indagare su quanto accaduto, dato che nessuno tra gli assessori interpellati sembra essere al corrente del fatto».
«Non sappiamo cosa sia successo - conferma Oliari - ma molto probabilmente si è trattato di un corto circuito nelle comunicazioni tra gli uffici. In questi giorni erano previsti, da parte della Forestale, due interventi nella zona di Pur: uno importante, di ripristino ambientale, da attuarsi con ruspe e altri mezzi poco lontano da Ledro Land Art, ed uno di leggera pulizia manuale dentro il parco. Stiamo cercando di capire chi abbia dato l'ordine e per quale motivo le ruspe abbiano fatto tabula rasa attorno ad alcune installazioni. Anche noi siamo arrabbiati e increduli. Abbiamo sospeso i lavori; ora il cippato lasciato sul terreno verrà raccolto, per favorire la ricrescita della vegetazione, e saranno programmate nuove piantumazioni».
«Se è stata l'amministrazione comunale a commissionare i lavori - segnalano le minoranze - allora chiediamo le dimissioni dell'assessore alle foreste poiché è inconcepibile un atteggiamento che non ha alcun rispetto a luoghi e persone. Non è possibile che un intervento di tale portata non venga comunicato ad un amministratore locale: questo denota impreparazione, superficialità e disinteresse per il bene pubblico!».
Il curatore: «sono rammaricato»
«Sono molte le persone che in queste ore mi hanno scritto o chiamato per sapere il motivo di questo scempio» - fa sapere Massimiliano Rosa, curatore di Ledro Land Art. «Ci tengo a precisare che anche noi l'abbiamo scoperto domenica, che il lavoro non è stato concordato con nessuno, e ovviamente non lo condividiamo. Le opere sono state inserite in armonia con l'ambiente: mai ci sogneremo di deforestare un'area per sistemare un'opera. Sono molto rammaricato per questa totale mancanza di empatia verso un luogo che è nel cuore di molti, adulti e piccoli. Sono rammaricato anche per la mancanza di rispetto nei confronti degli artisti che hanno realizzato le opere vittime di questo sfregio, che con me avevano scelto con riflessioni profonde il luogo dove sviluppare la loro installazione. Sono rammaricato anche perché conosco gli sforzi compiuti quest'anno per migliorare il parco e offrire attività all'aria aperta, ultima quella di domenica pomeriggio in occasione di Halloween. Sono rammaricato infine per me stesso, perché provo la stessa sensazione provata nel 2013, quando alcuni vandali avevano danneggiato il parco, solo che questa volta i danni sono pubblici, non privati. Da dieci anni, come curatore, cerco di mantenere un equilibrio: ogni singolo spazio destinato a un'opera è scelto con perizia, ogni intervento è concordato e svolto con delicatezza, perché questo non è semplicemente un bosco ma un luogo di cultura, di sogni e magia. La pineta offriva sentieri e scorci quasi nascosti, location ideali per determinate opere, che ora giacciono in mezzo a una prateria spoglia, con qualche pianta solitaria a ricordarci di quanto possa essere dannosa la mancanza di sensibilità. Ad aprile era già stata fatta una pulizia importante, concordata, per eliminare le piante pericolose e non solo: perché non pensare ai pascoli da ripristinare invece di distruggere uno dei pochi luoghi di interazione armonica fra uomo e natura presenti sul fondovalle di Ledro?».