Ledro, a Mezzolago si lavora alla frana, utilizzando mezzi telecomandati, perché troppo pericoloso per gli operai
Un intervento complesso, anche per la presenza di cavi e tubazioni della condotta idroelettrica: si spera di attivare la riapertura della SS240 ai primi di aprile
LEDRO. La Provincia ci spiega in un comunicato che proseguono i lavori di ripristino della SS 240 di Loppio e val di Ledro, chiusa in località Mezzolago nel comune di Ledro per la frana di 300-400 metri cubi che la sera di domenica 11 febbraio aveva completamente ostruito la carreggiata.
Un intervento che risulta complesso per le caratteristiche geologiche e geomeccaniche dell’area di attività e la necessità di procedere evitando ulteriori crolli, a garanzia dell’incolumità degli operai e tecnici e della tutela degli impianti della condotta idraulica che alimenta la centrale idroelettrica di Riva del Garda. Superati dunque nelle settimane scorse i rallentamenti dovuti ai periodi di maltempo e messo in esercizio il bypass della dorsale della linea telefonica della valle di Ledro, è in corso questa settimana fino a domenica 24 marzo l’avanzamento della riprofilatura della parete per il rimanente tratto stradale in direzione di Storo, funzionale a definire le caratteristiche dell’ammasso roccioso messo in luce con la demolizione degli strati più superficiali del versante.
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A seguire potranno essere avviati gli interventi di consolidamento del versante a monte della piattaforma stradale mediante la posa di barre in acciaio ed il rivestimento con reti metalliche in aderenza. Tali attività saranno funzionali allo sgombero del materiale depositato sulla sede della SS 240 e alla prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico.
L’obiettivo è arrivare all’inizio di aprile alla riapertura, in una prima fase con circolazione a senso unico alternato, del collegamento diretto tra Molina di Ledro e Pieve di Ledro. A tal fine nei prossimi giorni l’attività in cantiere verrà estesa in parte anche in orario notturno.
L’intervento, curato dal Servizio Gestione strade della Provincia, in collaborazione con il Servizio geologico, e affidato alle imprese incaricate, risulta come detto particolarmente impegnativo per le caratteristiche dell’ammasso roccioso, da cui si potrebbero staccare altri blocchi, anche in modo repentino.
La rimozione della roccia viene quindi eseguita con l’impiego di una speciale autogru ed operando con macchinari radiocomandati, al fine di garantire l’incolumità dei lavoratori ed evitare danneggiamenti agli impianti della condotta idraulica.