Derubano la casa durante il funerale: vergognoso raid ladresco nell’abitazione di Mara Moro
Una volta sicuri che in casa non ci fosse più nessuno (il figlio di Mara Moro abita al piano di sopra con la famiglia e hanno anche un cane) i malviventi sono entrati in azione. Hanno scavalcato la recinzione e forzato una porta finestra al piano terra, dove si trova l'abitazione dell'anziana donna
IL FATTO Incidente mortale, muore Mara Moro
TORBOLE. L'hanno pensata bene. Ma per pensarla così ce ne vuole di cinismo e cattiveria. Proprio mentre nella chiesa di Sant'Andrea a Torbole si tenevano i funerali di Mara Moro, i ladri entravano nella sua abitazione di via Strada Granda sicuri di non trovarci nessuno, nemmeno i familiari ovviamente raccolti tutti in chiesa in quel paio d'ore della funzione religiosa.
Un furto odioso i cui responsabili i carabinieri della Stazione di Torbole ora stanno cercando di individuare, sia pur nelle difficoltà di questo tipo di indagine.
Tutto è avvenuto tra le 13.30 e le 16 di venerdì, quando nella villetta di via Strada Granda non c'era nessuno proprio per le esequie della sfortunata ottantenne travolta lunedì 24 febbraio da una betoniera in manovra a due passi da quella stessa abitazione.
Nella chiesa di Torbole c'era davvero tutto il paese. Amici, conoscenti, familiari. Una prova di affetto e vicinanza che ha colpito i familiari e commosso anche il sacerdote officiante. Ma evidentemente qualcuno ha preferito dedicarsi ad altro in quelle tre ore.
Una volta sicuri che in casa non ci fosse più nessuno (il figlio di Mara Moro abita al piano di sopra con la famiglia e hanno anche un cane) sono entrati in azione. Hanno scavalcato la recinzione e forzato una porta finestra al piano terra, dove si trova l'abitazione dell'anziana donna.
Hanno avuto il tempo di rovistare all'interno ma stando a quanto si è potuto appurare il bottino non è di quelli memorabili: una collana, degli orecchini e poco altro.
«Purtroppo non abbiamo pensato di lasciare il cane in giardino - diceva ieri Stefano Miorelli, ingegnere e figlio di Mara - lo abbiamo chiuso in casa. Ma chi poteva immaginare una cosa di questo genere? Per fortuna mia madre aveva con se, quando è arrivata in ospedale a Trento, l'orologio e la fede, due ricordi importanti di suo marito come ora lo sono per noi. Quelli di sono salvati. Quando siamo rientrati dal funerale abbiamo trovato il cancelletto aperto: lì per lì non ci abbiamo fatto troppo caso, pur ricordando di averlo chiuso. Ma un attimo dopo abbiamo visto la portafinestra forzata e abbiamo capito. Con prudenza ho cercato di vedere se ci fosse ancora qualcuno in casa ma era vuota».
Difficile anche immaginare la via di fuga dei ladri. Alle tre del pomeriggio (quello probabilmente l'orario del furto) non è così facile allontanarsi da via Strada Granda senza essere notati da nessuno. Se il ladro (o i ladri) si sono allontanati in auto è possibile che le videocamere di qualche abitazione o di qualche attività commerciale al trivio li abbia inquadrati.
Potrebbero aver scelto di allontanarsi a piedi raggiungendo l'argine del Sarca, ma in pieno giorno non è facile passare inosservati. In questo periodo sono stati segnalati anche altri furti in zona, ma non lo stesso giorno e in quella fascia oraria. Il fatto che i ladri siano entrati in azione durante il funerale (il cui orario era noto e pubblico) non sembra quindi una casualità. Un gesto che ha scosso i torbolani e i molti amici della famiglia Moro.