San Pellegrino, l'aria pura diventa laboratorio scientifico
Scelto come area di ricerca per la sua aria, che è pura come in Antartide, ma siamo sul Col Margherita, monte sul quale passa il confine fra Trento e Belluno, lungo la linea ideale che confina i due passi interprovinciali San Pellegrino e Valles. Qui, a 2.550 metri di quota, fra Agordino e valle di Fassa, si è concentrata l’indagine scientifica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Obiettivo: verificare la presenza di mercurio nell’aria. La stazione di Col Margherita, infatti, come spiega una nota dell’ateneo veneto, è un nodo della rete globale Gmos (Global Mercury Observation System), che coinvolge 23 istituti internazionali ed è finanziata con 10 milioni di euro dall’Unione europea nell’abito del 7° Programma quadro. Le stazioni attive si trovano a terra in aree sensibili, ma non solo: strumenti si trovano in volo a 6 mila metri di quota, montati su aerei, e altri attraversano gli oceani a bordo di navi».
Per la sua posizione e per le caratteristiche microclimatiche, specie le correnti d’aria, il Col Margherita consente rilevazioni affidabili per la determinazione dei valori medi del mercurio presente nella troposfera, evitando le interferenze di fattori di confondimento legati alle attività antropiche.
Monitorare la presenza di questo metallo volatile altamente tossico è di particolare rilevanza per la elaborazione di politiche ambientali adeguate, specie tenendo conto che la dispersione di questa sostanza nell’aria è legata anche ad attività umane piuttosto diffuse, come l’incenerimento di rifiuti ospedalieri o anche solidi urbani. Il mercurio, sotto forma di vapore, è dannoso al sistema nervoso centrale e i suoi composti inorganici agiscono anche a basse concentrazioni. Danni sono possibili anche al sistema cardiorespiratorio. Questa sostanza, facilmente trasportata nell’aria, può finire nella catena alimentare degli animali - specie uccelli e pesci - fino a raggiungere gli essseri umani
La stazione del Col Margherita, dunque, consentirà di rilevare eventuali scostamenti nei dati sulla qualità dell’aria e in aprticolare su «infiltrazioni» di mercurio causate dallo spostamento degli inquinanti (provenienti soprattutto dalle pianure a sud e a nord delle Alpi).
«Questo dato - spiega ancora l’ateneo - sarà confrontato con le informazioni raccolte da decine di altre stazioni sparse per il mondo e contribuirà quindi a indirizzare le future politiche ambientali. L’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Istituto per la dinamica dei processi ambientali del consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) entrano così nella prima rete mondiale di monitoraggio del mercurio, metallo tra i più tossici per l’uomo e l’ambiente».
Carlo Barbante, professore di chimica analitica a Ca’ Foscari e direttore dell’Istituto del Cnr, aveva così sintetizzato l’obiettivo della missione: «Vogliamo capire quale sia l’impatto dell’uomo sulle variazioni nel ciclo del mercurio nell’ambiente. Il compito della nostra stazione è vedere quale sia il fondo naturale dell’inquinante in un sito di alta quota. La strumentazione ci aggiorna telematicamente ogni cinque minuti con i dati sul mercurio, inoltre misura parametri meteorologici e campioni di precipitazioni».
La ricerca coinciderà con la divulgazione. Informazioni preziose sono messe a disposizione degli sciatori, in tempo reale: alla base della funivia del Col Margherita, su uno schermo dati utili come temperatura, precipitazioni, effetto del vento sulla sensazione termica.
Il progetto, infatti, è stato realizzato in collaborazione con la società degli impianti sciistici del San Pellegrino, che ha permesso ai ricercatori di trasportare sulla cima il container e gli strumenti per il monitoraggio.
Gli istituti di ricerca che partecipano a Gmos sono: Ca’ Foscari Venezia, Cnr-Iia (Italia), Nilu (Norvegia), Ivl (Svezia), Jsi (Slovenia), Inibioma (Argentina), Ifremer (Francia), Intec (Suriname), Chalmers University of Technology (Svezia), National Environmental Research Institute (Danimarca), Hzg (Germania), Ujf (Francia), University of York (Regno Unito), Igcas (China), Aplba (Brasile), Msc-E (Russia), Mpg (Germania), Jrc (Belgio), Iom-Auc (India), Saws (Africa), Inmg (Capo Verde), Iaps (Lettonia), Spbsu (Russia).