Valanghe, sulle Dolomiti il pericolo è «marcato»
Dopo le prime serie nevicate della stagione sulle Dolomiti il pericolo valanghe è “marcato”, di grado 3.
Lo rende noto l’Arpav (Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto) che segnala come sopra i 1.600 metri di quota si sono registrati accumuli da 30 a 50 centimetri mentre per le altezze superiori lo strato di neve fresca arriva ad 80 centimetri.
Nelle ultime 24 ore sono caduti dai 30 ai 50 centimetri di neve fresca oltre i 1.600 metri di quota nelle Dolomiti e localmente - rileva l’Arpav - nelle Prealpi, dai 70 agli 80 centimetri. La neve fresca è umida fino a quasi i 2.000 metri. Le precipitazioni sono previste in esaurimento.
Il pericolo di valanghe è marcato perché possibili distacchi di valanghe possono essere causati proprio dalla neve recente.
La tipologia di valanghe maggiormente previste è a lastroni di fondo specie lungo i pendii ripidi erbosi e a debole coesione, anche di grandi dimensioni, in alta quota. Oltre il limite del bosco la possibilità di innesco di distacchi provocati è facile anche con debole sovraccarico (singolo sciatore/escursionista con racchette da neve).