Bellunese: fiocco rosa nel villaggio senza bimbi da 62 anni
La prima bambina "ripopola" dopo oltre mezzo secolo Col dei Silvestri, minuscolo borgo situato a 9 chilometri dal paese di Seren del Grappa (Belluno), nella valle omonima
BELLUNO. Nella borgata di Col dei Silvestri, nel Bellunese, non si sentiva il pianto di un neonato da 62 anni. Da sette giorni lo si può risentire: è quello di Aurora, figlia di Maria Viola e Alvin, una giovane coppia trasferitisi in questo villaggio semi-abbandonato nel 2014. La prima bambina "ripopola" dopo oltre mezzo secolo questo minuscolo borgo situato a 9 km dal paese di Seren del Grappa (Belluno), nella valle omonima.
In realtà l'arrivo di Aurora è quasi un passaggio di testimone: l'ultima a nascere qui era stata Teresa Bof, la nonna di Aurora, che poi se n'era andata con la famiglia a Gallarate, in Lombardia, abbandonando la montagna. Molti anni dopo, sua figlia, Maria Viola, frequentando la scuola a Varese ha conosciuto Alvin Calogcog, un compagno di origine filippina che è diventato il suo fidanzato.
La coppia - racconta il Corriere del Veneto - ha deciso di ritornare alle origini della famiglia, riaprendo la vecchia casa della mamma di Maria Viola, a Col Silvestri, e anche gli altri figli di Teresa Bof hanno fatto la stessa cosa, trasferendosi a Piana della Chiesa, altro abitato a poca distanza da Col dei Silvestri. Uno di loro, Mauro, ha già due figli, Sophie, che frequenta le elementari , e Samuele, di quasi 4 anni. Vivono a Pian della Chiesa, invece la sorella con il compagno filippino e la piccola Aurora, nata una settimana fa, più incuneati all'interno della valle, nella borgata di Col dei Silvesti appunto.
Per consentire alla piccola Sophie di andare a scuola, racconta il sindaco Dario Scopel, ogni giorno un dipendente del Comune di Seren Del Grappa sale su una Panda, va a prendere la bambina, la porta a scuola, e poi di nuovo a casa. "Badiamo solo al valore sociale - dice il sindaco - non ci è arrivata nessuna critica in paese. Siamo tutti contenti di offrire un servizio così nella speranza che questi gesti ci aiutino a ripopolare di famiglie le valli".