Magnifica comunità di Fiemme: conti in ordine e situazione positiva
La situazione sta evolvendo in maniera positiva sia per l’Ente Magnifica Comunità di Fiemme che per la segheria (Azienda Segagione Legnami Spa) di Ziano, ma non bisogna illudersi ed è necessario continuare con il massimo impegno per operare le migliori scelte future. È la sostanza di quanto emerso giovedì nella seduta del Comun Generale della Magnifica, riunito alla presenza di 34 (su 41) consiglieri di Regola.
«Uno stato di salute generale in convalescenza» lo ha definito lo Scario Giacomo Boninsegna, presentando il rendiconto generale di gestione del 2015, mentre Stefano Cattoi, amministratore unico della segheria, ha parlato di «situazione ancora fluida», pur esprimendo soddisfazione per i risultati dell’anno scorso, con la società in utile per il secondo anno consecutivo, ma invitando comunque tutti a non abbassare la guardia, di fronte ad un mercato difficile e da interpretare praticamente giorno per giorno.
Per quanto riguarda la gestione del 2015, lo Scario ha ricordato le iniziative principali portate avanti: il completamento delle strutture del Palazzo, l’attivazione della gestione del Museo Pinacoteca, ora quasi a regime (con la speranza che la Provincia riconosca questa struttura di interesse provinciale e che quindi possa beneficiare dei contributi previsti, dopo quello straordinario di 50.000 euro per il triennio 2015-2017, altrimenti sarà difficile andare avanti), l’accordo con la Parrocchia di Varena per la gestione della parte museale della casa natale di don Antonio Longo, l’acquisizione di numerosi terreni forestali per 38.764 metri quadrati, il sostegno alle bande, ai cori ed ai Vigili del Fuoco, la sottoscrizione dell’aumento di capitale della Bioenergia Fiemme (la Magnifica detiene oggi 105.000 azioni pari a 630.000 euro, l’8,64% del capitale).
Per quanto riguarda l’Azienda Agricola Forestale, l’anno scorso sono stati utilizzati complessivamente 45.852 metri cubi di legname, 37.932 dei quali venduti alla segheria (prezzo medio 82 euro al metro) e 7.919 direttamente nel bosco, mentre ammontano a 474.000 euro le spese per la manutenzione del patrimonio silvo-pastorale ed immobiliare. Interventi che hanno subito tra l’altro un certo rallentamento a causa della tardiva approvazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale ed ad una considerevole riduzione dei relativi contributi (65.762 euro nel 2015 rispetto ai 277.000 dell’anno precedente).
Complessivamente i ricavi sono stati pari a 5,198.000 euro (derivanti dalla vendita del legname, da affitti e concessioni e da proventi diversi) e le spese di 4.850.000 (il costo del personale ha inciso per 1.558.000 euro), con un utile di 348.000 euro. L’Azienda Immobiliare, che gestisce gli affitti dei locali dell’autostazione di Predazzo e del complesso industriale di Ziano, ha registrato a fine 2015 un utile di 125.767 euro, con 380.977 euro di ricavi e 255.209 euro di spese (per manutenzioni, assicurazioni ed ammortamenti).
Infine l’avanzo di amministrazione dell’Ente Istituzionale è stato di 813.152 euro, anche se 368.642 sono la quota vincolata per reintegri patrimoniali e 206.217 quella generata dallo svincolo di fondi di uso civico, per cui la quota effettiva disponibile era di 238.293 euro, dei quali 228.884 per altro già applicati al bilancio di previsione 2016, quindi con un residuo disponibile di soli 9.408 euro. Nel dettaglio delle cifre è entrato con estrema precisione e completezza il Regolano Renzo Daprà, delegato al bilancio,il quale ha anche rilevato l’urgenza di intervenire sulle elevate spese di gestione, onde evitare in futuro la necessità di tagli dolorosi. Unanime, dopo un breve dibattito, il parere favorevole.