Biodigestore, si parte
In valle di Fiemme, di un nuovo digestore si parlava da anni, ma solamente ora, grazie all’impegno soprattutto degli allevatori di Predazzo, la nuova struttura sta per diventare realtà. E’ stato infatti presentato ufficialmente mercoledì sera, nel corso di una affollata assemblea pubblica convocata nell’aula magna del municipio, il progetto del nuovo impianto di produzione di biogas e di energia elettrica, in grado di assicurare lo smaltimento dei liquami ed un taglio netto delle emissioni nocive, eliminando gli odori sgradevoli che si diffondono intorno al paese e garantendo quindi una svolta particolarmente importante dal punto di vista ambientale e per la creazione di una gestione anaerobica dei reflui zootecnici.
La spesa prevista è di circa 1,3 milioni di euro, coperta in parte (300.000 euro) dal contributo della Provincia (ma l’assessore Dallapiccola non ha escluso ulteriori risorse), in parte direttamente dalle aziende zootecniche e per il resto mediante mutui. Sui diversi aspetti dell’iniziativa, mercoledì sera sono intervenuti Gregorio Rigotti del Servizio Agricoltura della Provincia, Silvia Silvesri, del Centro Biomasse della Fondazione Mach, Francesco Gubert, consulente in praticoltura ed educazione al gusto ed al territorio, oltre al progettista. Dopo un breve dibattito, ha chiuso la serata la sindaca Maria Bosin, che si è complimentata con gli allevatori, giudicando di grande importanza per tutto il paese il nuovo impianto. Del Cda della Cooperativa Agricola fanno anche parte il vicepresidente Antonio Bosin ed i consiglieri Virginio Gabrielli, Alberto Bucci e Luigi Defrancesco, presidente del Caseificio Sociale.