Bioenergia, bilancio in crescita e tanta diversificazione

di Stefania Povolo

Si è chiuso con volti soddisfatti e conti positivi il bilancio di Bioenergia Fiemme.
Un anno fiorentissimo presentato ieri sera durante l’assemblea nella sala Clesiana della Magnifica Comunità di Fiemme.
 
Un momento importante per illustrare l’ottimo lavoro fatto sulla produzione: quest’anno come già illustrato, molto bene è andata la produzione di pellet e di energia, che hanno portato a un fatturato totale pari a 6.276.346 euro e a un utile netto di 722.709 euro, di cui una moderata fetta verrà distribuita ai soci come dividendo (176.000 euro).
L’anno scorso il valore della produzione era stato di 5.126.647 euro e il reddito netto di 590 mila euro e spiccioli. Aumenta anche il patrimonio netto che ora si attesta a 10.963.014 euro (546.431 euro in più rispetto all’anno scorso). Soddisfatti i 400 soci rappresentati in assemblea per il 76% del capitale sociale. 
 
Il presidente Mario Giacomuzzi illustrando i dati di bilancio ha messo l’accento sui dati positivi. «L’anno appena concluso è stato un anno davvero importante per l’azienda, che ha visto il consolidamento e la messa a regime delle numerose attività sviluppate negli anni precedenti: l’investimento per la produzione di pellet ora entrato in regime, l’aggiornamento elettrico parziale della centrale di riscaldamento e l’efficientamento della generazione termica con 4 nuovi serbatoi di accumulo, stanno dando i segnali sperati».
 
Giacomuzzi ha poi sottolineato come il Gse (gestore dei servizi energetici) non abbia ancora liquidato all’azienda i saldi dell’energia prodotta nel 2014, 2015 e 2016, «nostrante i solleciti costanti. «Rimaniamo stupiti ancora una volta dal comportamento di un ente controllato dallo Stato che non adempie a quanto previsto dagli accordi in essere e ci auguriamo naturalmente che tale situazione trovi soluzione nel più breve tempo possibile».
Ottimi anche i bilanci delle società partecipate: Bioenergia Trentino spa, che si occupa dello smaltimento e compostaggio dei rifiuti umidi a Faedo, Eurobio Energy srl, controllata di Eurostandard ed Eneco Energia Ecologica srl, che gestisce il teleriscaldamento di Predazzo e che sta lavorando sull’impianto di biomassa in costruzione. 
 
La rete di teleriscaldamento ha distribuito 31.554.228 kwh, con un aumento di oltre 7 milioni di kwh sull’anno precedente. E l’energia elettrica prodotta in totale dalla centrale di teleriscaldamento è stata di 10.749.513 Kwh con un aumento di quasi mezzo milione di Kwh: se quella da biomassa si è attestata su 7.251.056 Kwhe, in calo di 445mila Kwhe a causa di alcune manutenzioni straordinarie, grazie alla messa a regime dell’impianto che ricopre ora anche magazzini e stoccaggi per il pellet, la produzione di energia fotovoltaica ha toccato i 353.422 Kwh (90mila in più del 2015-2016) e la produzione di energia elettrica in cogenerazione è stata pari a 3.498.457 Kwh rispetto ai 2.582.275 Kwh del 2015-2016.
 
Oltre al bilancio aziendale, non è mancata la ratifica da parte del pubblico della surroga per l’ultimo anno di mandato di questo cda, di Giovanni Misconel al posto del consigliere Martin Atzwanger, che ha dovuto lasciare per motivi personali.
 

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