Moena, la Famiglia cooperativa torna a crescere
«Come famiglia Sait siamo fieri del lavoro che avete fatto, e soprattutto, come voi, ci crediamo in questo lungo percorso. Sono però i soci i primi titolari di questa cooperativa, e le parole spese oggi in questa sala, danno fiducia: è importante che essi credano, e continuino a crederci allo stesso modo dimostrato oggi, anche in futuro, per il bene della loro cooperativa».
Queste le parole di Paola Dalsasso, vicepresidente della Federazione trentina della cooperazione, ospite sabato all’assemblea della Famiglia cooperativa di Moena, che ha presentato ai soci il suo bilancio al teatro dell’oratorio.
Un bilancio a prima vista non di certo florido, con una perdita d’esercizio appianata con le riserve legali di 93.151 euro, ma un ottimo risultato come primo percorso del lungo progetto aziendale con cui il consiglio d’amministrazione ha impegnato i soci per la lunga risalita finanziaria.
Ecco quindi che il presidente Maurizio Deville, il vicepresidente Stefano Benatti e il consigliere Nicola Zanoner hanno illustrato ai 230 soci presenti (con 24 deleghe) la scommessa fin qui ben riposta, di ripianare il fido bancario e i debiti contratti nei decenni precedenti e di rivoluzionare la proposta commerciale di questa realtà del territorio che fino all’anno scorso stava scivolando inesorabilmente. Maurizio Deville, nella sua relazione introduttiva ha illustrato «le scelte strategiche che vi erano state comunicate durante l’assemblea dell’anno scorso sono state trasformate in modo pragmatico in una serie di interventi con effetti strutturali che possono essere raggruppate in due voci: ristrutturazione finanziaria e ricerca di una maggiore redditività che garantisca per il presente e per il futuro una remunerazione adeguata e la creazione di risorse da destinare agli investimenti al miglioramento aziendale e al territorio».
Attraverso una serie di interventi di tipo fiscale, per l’appianamento dei fidi e dei prestiti a lungo termine, e una serie di modifiche all’offerta della Famiglia cooperativa (chiusura del reparto abbigliamento e potenziamento di casalinghi e del supermercato coop trentino in zona industriale) questo è stato un anno costituito da percentuali di recupero che vanno da un +30,80% del settore ortofrutta della nuova coop in via Val de Fiem a un +69% delle prime settimane della rinnovata ferramenta, nucleo della cooperativa tra i più problematici e bisognosi di intervento ad oggi.
Grande soddisfazione per questi ultimi sei mesi, ma certo ancora molto c’è da fare. «Abbiamo impostato un piano finanziario da qui al 2028, e quest’anno, come già detto dal presidente, abbiamo rispettato in pieno i nostri piani», ha detto Zanoner. «Questo è il primo, di almeno una decina di anni già pianificati, in cui contiamo di lavorare in continuo monitoraggio e con la massima attenzione».
Uno «squadrone che lavora sodo, che punta all’obbiettivo e pronto a dimettersi se non arriverà a quanto promesso» quello presentato in campo da Deville, confermato assieme a Zanoner e pronto a ritoccare lo statuto, con la conferma dei soci, in modo da poter rinnovare il proprio mandato assieme a quello degli altri consiglieri. Squadra che vince, o che progetta con attenzione un lungo recupero, non si cambia, anche a detta dei soci in sala, ed è pronta a un 2018 di percentuali tutte in crescita.