Pescatori critici con la Magnifica Comunità
Massima volontà di collaborare, ma anche una serie di critiche nei confronti della Magnifica Comunità di Fiemme, accusata di non essere abbastanza decisa nella volontà di arrivare alla costituzione di un’unica associazione di valle. È quanto emerso a Ziano, in occasione dell’assemblea dell’Associazione Pescatori Val di Fiemme (Predazzo, Ziano, Tesero e Panchià), convocata, nella sala comunale «Aldo Zorzi», con la partecipazione di una sessantina di soci.
Dapprima, in toni comunque pacati, il presidente Nicola Zanon, nella sua ampia relazione introduttiva, ha auspicato che «si possano tenere in considerazione anche delle possibilità diverse, non necessariamente legate ad una unificazione forzata, mantenendo delle realtà locali con gestioni autonome ma interessi comuni, che dovrebbero essere assunti dalla stessa Magnifica (guardiapesca, impianti ittiogenici, vigilanza) proprio come avviene nella Associazione Val di Fiemme, all’interno della quale ci sono quattro sezioni. Una proposta - ha precisato - già formalmente presentata anche all’interno del Comitato Pesca della Comunità».
Ribadendo che «un’unica realtà o quanto meno un’unica rappresentatività porterebbe enormi vantaggi, ad esempio la concessione della pesca, oggi vietata, nella zona del Baron Longo al lago di Stramentizzo, e sostanziosi finanziamenti per opere importanti, che potrebbero essere concessi solo nel momento in cui ci si presenti con un’unica realtà».
Molto più dura la posizione di Tullio Daprà (che ha presieduto l’assemblea) e del dottor Guido Piazza. Il primo ha giudicato «necessario che la Magnifica si impegni a concretizzare un impegno scritto da anni, intervenendo in modo deciso per porre fine a questa incredibile lungaggine, altrimenti, fra 20 anni, siamo ancora qui a parlarne». «Al di là della nascita della nostra associazione - ha commentato Piazza - da 40 anni in valle non succede nulla. L’associazione unica si può fare, lo abbiamo dimostrato noi, prevedendo magari sette sezioni all’interno di un’unica entità. Basta che, da parte della Magnifica, ci sia la volontà».
Criticando poi anche il fatto che «un solo regolano, in questi anni, abbia visitato l’impianto ittiogenico di Predazzo» ed avendo parole durissime nei confronti dei due Regolani (Filippo Bazzanella e Giuseppe Fontanazzi ndr) che, nella seduta di dicembre, hanno contestato la presenza del presidente della Associazione Val di Fiemme all’interno del Comitato Provinciale della Pesca, auspicando che la rappresentanza della valle sia affidata direttamente alla Magnifica. «Affermazioni - ha puntualizzato Piazza - che mi hanno lasciato basito, visto che la stessa legge provinciale sulla pesca prevede la presenza del rappresentante della società valligiana più grande. E comunque entro giugno sarà approvata la nuova legge ed in questa fase preparatoria è presente lo Scario».
Non sono mancate anche le accuse all'Ufficio Faunistico della Provincia, che, hanno osservato Piazza e l’ex presidente Fulvio Ceol, «concede deroghe a tutti, contro qualsiasi legge». Molto tiepido l’intervento del Regolano Alberto Compagnoni, delegato alla pesca dal consiglio della Magnifica, che non ha controbattuto alle affermazioni dei pescatori ma si è limitato a confermare l’impegno in corso per l’unificazione.