Sèn Jan, primo consiglio con un presidente

di Francesca Degasper

Insolitamente, ma non inaspettatamente, affollata la sala consigliare di Pozza. Tante persone, equamente divise tra Pozza e Vigo, che non hanno voluto mancare al primo consiglio comunale di Sèn Jan. Lo stemma alla base del grande tavolo consigliare è bello e nuovo, il campanile della Pieve di San Giovanni fasciato dai colori bianco, verde e blu, ha preso il posto del cavallo fiero e ruspante.
 
Al consigliere anziano l’onore di aprire e di dirigere la prima seduta: Leopoldo Rizzi, e il caso ha voluto che fosse proprio il candidato sindaco sconfitto. Leopoldo Rizzi, partendo dal 1600, passando per l’Europa e tornado più volte in Fassa, per ricordare «che la nostra gente è sempre stata una comunità» riferendosi all’augurio che la fusione di Pozza e Vigo sia un primo passo verso la comunità unica di Fassa, ha augurato a tutti i consiglieri un buon lavoro «fatelo col cuore e arriverete alla meta nei migliore dei modi».
 
Lette come da prassi le clausole di incompatibilità, Giulio Florian, forte del suo 80% di preferenze raccolte, ha indossato fiero ma emozionato la fascia tricolore. Le sue prime parole sono logicamente di ringraziamento: «Ringrazio tutti coloro che ci hanno votato e la squadra con la quale è stato possibile raggiungere questo risultato. Sono contento per le persone che mi sono accanto, sia in maggioranza che in minoranza». E continua: «Non sarà facile e due anni non sono molti, ma ogni giorno lavoreremo per il bene dei cittadini e per una nuova idea di “Centro Fassa”».
 
Data lettura dei componenti del consiglio e di quelli della giunta, Florian ha annunciato le deleghe da lui date, nello specifico a Lucia Dellagiacoma per i rapporti con i servizi socio assistenziali del Comun General, ad Antonella Winterle per i rapporti con le associazioni di volontariato e a Erwin Obletter per il patrimonio: a lui dovranno fare riferimento i cittadini per segnalare la necessità di intervento del comune per piccoli interventi che rendono «grande» un paese: dalle buche alle staccionate rotte, dai marciapiedi sporchi ai giochi del parco rotti.
 
Le linee generali di indirizzo Florian le ha solo brevemente ma chiaramente ribadite, essendo esse già note in quanto ampiamente discusse in campagna elettorale. A Pozza e Pera saranno conclusi lavori già appaltati, la messa in sicurezza della SS48, i Marciapiedi a Pera e in Strada Tita Piaz, La spostamento della Strada di Bagnes, la sostituzione dell’illuminazione pubblica ave più fatiscente. E naturalmente i lavori alla Pista Aloch, a settembre per permettere già a dicembre la disputazione di importanti competizioni europee.
 
A Vigo partiranno subito piccoli interventi di arredo urbano e i lavori al Municipio che diventerà Casa della Montagna in cui troverà sede la nota collezione mineralogica di Antonio Rizzi, la sala consigliare diventerà sala polivalente e anche i Vigili del Fuoco avranno locazione migliore con un adeguamento degli spazi. Confermata la volontà di collaborazione con il CGF «autonomia nell’autonomia» e con l’APT per l’organizzazione di eventi, la tenuta di passeggiate e sentieri e tutto quanto è necessario per rendere Sen Jan una località bella da vivere, da cittadino e da turista. 
 
La seduta poteva dirsi terminata, ma Leopoldo Rizzi sorprende ancora con le sue idee e iniziative presentando una preziosa stampa, ricca di 120 pagine, su quanto fatto e raggiunto in questi anni di suo mandato. Mania di protagonismo o eccelsa condotta? 
Intanto, nel prossimo consiglio comunale a tenere le redini ci sarà il Presidente del Consiglio: i consigli comunali dei comuni con oltre 3.000 abitanti sono infatti presieduti da questa figura, che a Sen Jan è stata affidata a Cesare Bernard,45 anni, insegante noto in tutta la Valle di Fassa e anche fuori per il suo impegno in campo sociale, culturale (collabora con l’Istituto culturale ladino) e amministrativo anche all’interno del Comun General di cui è stato presidente dal 2010 al 2015.
Il suo compito sarà quello di garante del funzionamento dei lavori del consiglio comunale.

comments powered by Disqus