Castello Molina, il campo di bocce diventa terreno di scontro fra maggioranza e minoranza
E’ stata la proposta relativa al progetto preliminare per il recupero dell’area dell’ex bocciodromo, in centro paese, ad accendere il consiglio comunale di Castello di Fiemme (tredici presenti), trasformando il dibattito tra maggioranza e minoranza in un vero e proprio scontro polemico che ha reso incandescente la seduta. Il progetto, predisposto dall’architetto Luca Messina di Cavalese, è stato illustrato dalla vicesindaco Mirella Piazzi, che ha evidenziato la volontà di demolire il manufatto esistente e di costruirne uno nuovo, con la razionalizzazione degli spazi a disposizione ed il suo adeguamento sotto il profilo impiantistico e funzionale.
Si prevede una ampia struttura in legno fronte strada, con una sala eventi dotata di palco, da utilizzare sia come tettoria aperta che come sala chiusa. Sul retro, una sala mensa, con relativa cucina, a disposizione delle vicina scuola elementare, servizi igienici, bar e magazzino. Nelle immediate vicinanze anche una zona parcheggio. La spesa prevista è pari a 1.419.340 euro, dei quali 850.000 per lavori e 569.340 di somme a disposizione.
Quando si è aperto il dibattito, la proposta è stata letteralmente demolita dal primo intervento del consigliere di minoranza Luigi Piazzi, che non ha salvato praticamente nulla. Dopo aver lamentato quella che ha definito «una assoluta mancanza di rispetto per le opposizioni», cioè il fatto che il progetto sia stato presentato solamente all’atto della convocazione del consiglio, anche se era disponibile già da inizio settembre, mettendo i consiglieri di minoranza nella impossibilità di approfondirlo in maniera adeguata e «rendendo il consiglio comunale praticamente inutile», è entrato nel merito della proposta che ha contestato in ogni dettaglio. «Dopo aver speso un milione e mezzo di euro» le sue parole «ci troveremo con le stesse cose di prima, con carenze evidenti e senza che ci sia stato un opportuno confronto di idee. In paese» ha sottolineato «manca una identità e si perde attrattività». Suggerendo di pensare «ad un luogo per il ballo, non solo a Ferragosto ma per tutto l’anno, ad un teatro all’aperto, con palco coperto per concerti ed eventi, ad un impegno per lavorare sul turismo del futuro,visto che i clienti sono sempre più alla ricerca di nuove esperienze, a trasferire le sedi delle società sportive dal centro polifunzionale alla nuova struttura, realizzando la mensa all’interno dello stesso centro, a spostare l’ufficio turistico, che sarebbe così in un’area più visibile e più bella».
Contrarietà assoluta Piazzi ha espresso per il parcheggio, ritenuto «una vera follia, davanti al parco centrale del paese, mentre c’è il parcheggio in piazza che potrebbe essere trasformato in service parking, con limite orario di 15 minuti, per evitare che le persone che accompagnano i bambini al vicino nido sostino pericolosamente con la macchina in curva, su un incrocio». Con la richiesta finale si rivedere il progetto e di aprirlo ad un confronto pubblico. D’accordo con Piazzi anche Lorenzo Wohlgemuth e Werner Pichler, quest’ultimo specialmente per quanto riguarda il parcheggio, con l’invito alla giunta a ripensarci.
Forte e determinata la risposta della vicesindaco. «Vogliamo rifare la struttura con nuove opportunità, e la gente è contenta. Io ci lavoro da oltre due anni. Ma è possibile che per voi non vada mai bene niente?» «Cerchiamo di rispondere alle richieste dei cittadini» hanno ribadito gli assessori Fulvio Zorzi ed Andrea Betta.
Durissimo il commento del sindaco Marco Larger: «Prendo atto di tutti questi complimenti e della tua tuttologia» ha dichiarato, rivolgendosi a Piazzi, «ma le nostre valutazioni sono state importanti, con gente che si interessa ai problemi del paese e non viene solamente a criticare». Poi il voto: nove i favorevoli, l’intera maggioranza, contrari Luigi Piazzi, Wohlgemuth e Daniela Martignon, astenuto Pichler.