A Cavalese consiglio comunale caldo sul referendum sul teatro comunale
Serata movimentata nel municipio di Cavalese quando, durante il consiglio comunale di martedì, ci sono stati pesanti ritardi, mozioni annullate, scambi accesi di pareri sul referendum sul teatro comunale e l’adozione del Piano regolatore generale è stata sospesa per la sovrabbondanza di consiglieri in condizioni di conflitto di interesse.
Ha fatto discutere, come prevedibile, la presa d’atto dell’esito del referendum per la ricostruzione conservativa del Teatro Municipale, fortemente voluto e promosso dalla minoranza, che ha riportato in sala i dubbi sulla liceità dell’invito ai cittadini, formulato dal sindaco Silvano Welponer, di non recarsi alle urne.
«Iil mio ruolo da primo cittadino non c’entra con le dichiarazioni fatte, tra l’altro a titolo di privato cavalesano. Non ho imposto alcun tipo di coercizione, né fisica né psicologia, il mio è stato solo un privato punto di vista» ha commentato più volte il sindaco al termine della relazione presentata dal consigliere Beppe Pontrelli e della dichiarazione del consigliere Franco Corso di quanto doloroso sia non tanto l’esito finale del referendum, quanto il mancato raggiungimento del quorum con i dubbi sulla mancanza di libertà d’espressione.
Gli animi, surriscaldati dal confronto acceso, tanto da costringere più volte a interrompere temporaneamente i lavori, hanno portato all’approvazione da parte della sola maggioranza dei primi stralci progettuali sui lavori ai parcheggi in via Dolomiti, all’entrata est dell’abitato di Cavalese e della passeggiata pedonale sopraelevata in via Mendini, e sistemazione dei magazzini, ora mal organizzati. «Non comprendiamo quale sia l’apporto che una figura istituzionale possa dare, a differenza di una figura tecnica, in fase decisoria all’interno della Conferenza dei servizi» è stata la motivazione per il no, dato alla delega al sindaco, riportata da Mario Rizzoli e Tiziano Berlanda.
Sospese numerose mozioni proposte dal gruppo di minoranza capitanato da Mario Rizzoli e Tiziano Berlanda, per l’assenza dei proponenti, è stato approvata invece la proposta di cessione di bene immobile come corrispettivo dell’appalto per i lavori di ristrutturazione e ampliamento della scuola elementare Leone Bosin di Cavalese, che prevede la possibilità di cedere Casa Tupini e pertinenze, di proprietà del comune di Cavalese e a oggi non investita da un vincolo di pubblica utilità, a chi si aggiudicherà l’appalto per il riammodernamento della scuole, come corrispettivo pari a 741.000 euro, come da stima immobiliare.
Approvata anche la variazione al Bilancio di previsione, pari, nel complesso a 1.899.866 euro per l’anno 2018, a 800.000 euro per il 2019 e a 543.600 euro per il 2020, per sostenere entrate in diminuzione previste soprattutto per quanto riguarda il conto capitale e la possibilità di utilizzo dell’avanzo di amministrazione.