"Nel Comune di Sèn Jan gli abitanti di Vigo penalizzati"
«C’è molto malcontento nella frazione di Vigo per come viene interpretata e vissuta la fusione Vigo – Pozza». Lo dichiara il dottor Leopoldo Rizzi (foto) , candidato sindaco del paese di Sèn Jan, secondo il quale «le variazioni di bilancio sono state un segnale poco gradito, in relazione alla Comunità di Vigo, che ha espresso l’assenso per andare a fusione e non ad una incorporazione come si sta, invece, delineando il nuovo assetto istituzionale di Sèn Jan. Tutti dovrebbero sapere che la fusione dei comuni (caso di Vigo e Pozza) o l’incorporazione di comuni incardinano istituti giuridici profondamente diversi; Vigo e Pozza devono avere pari diritti e doveri, mentre l’incorporazione non istituisce un nuovo comune, ma ha come unico risultato la soppressione del comune incorporato che diviene formalmente un municipio del comune incorporante: questa pare la situazione che si sta concretizzando».
Secondo Rizzi, la questione è assai delicata e non riguarda solo bilanci squilibrati o scelte politiche, ma anche il recente nuovo assetto degli uffici amministrativi a Vigo lascia molte criticità. «Contrariamente agli accordi sottoscritti - dice Rizzi - abbiamo: l’ufficio anagrafe e l’ufficio relazioni col Pubblico, che doveva essere potenziato ed è invece stato ridotto ad un orario di mezza giornata, con evidenti disagi per la popolazione della frazione di Vigo, che ora si lamenta per una fusione che mal interpreta i bisogni della propria gente e non è vicina ad essa. L’ufficio urbanistica privata, spostato da Vigo a Pozza, sempre violando gli accordi presi durante la fusione, con motivazioni artate».
Ma le perplessità di Rizzi non sono finite: «Non da ultimo, mi si riferisce da più parti, che alle prossime elezioni provinciali di domenica, potrebbero verificarsi situazioni dove il cittadino di Vigo (da sempre abituato a poter chiedere il certificato/tessera elettorale al seggio elettorale), se ne fosse sprovvisto, dovrebbe recarsi a Pozza per avere il duplicato, poi ritornare a Vigo, ecc. ecc.; quando c’è un Urp a Vigo che dovrebbe assolvere alle sue funzioni. Se ciò fosse vero, come più voci riferiscono, è molto grave il fatto, sia sul piano politico, per mancanza di rispetto e sensibilità verso i cittadini di Vigo, sia sul piano giuridico, perché di fatto si stanno ledendo gli accordi sottoscritti durante la fusione e si impedisce all’Urp di Vigo di espletare la sua funzione e verrebbero lesi i diritti di poter liberamente esercitare il voto, assicurato dalla legge al cittadino, anche della frazione di Vigo di Fassa».
Il dottor Rizzi chiede quindi al sindaco di provvedere a rendere il seggio elettorale per domenica 21 ottobre «in grado di rilasciare il certificato elettorale a chi lo richiedesse, evitando, ritengo a buon ragione, di ledere diritti costituzionali.
Questa situazione, come appare ai miei occhi è grave, e non va sottovalutata o giustificata, come sento dire con motivazioni piuttosto semplicistiche, che la fusione è nata per giustificare vantaggi economici, ma bensì va detto che essa è nata prima di tutto per poter essere il più eccelso degli esempi amministrativi per Fassa in grado di dimostrare una visione illuminata e di vera capacità istituzionale-politica a tutta la valle al fine di poter portare, in tempi brevi, tutti i Comuni di Fassa al Comune Unico»