Cavalese: giunta assolta non c'è stato danno alle casse comunali
Tutti assolti dall’accusa di avere provocato un danno erariale alle casse comunali.
Si conclude così l’ennesimo procedimento davanti alla magistratura contabile per la giunta comunale di Cavalese - il sindaco Silvano Welponer, il vicensindaco Silvano Seber, gli assessori Giuseppina Vanzo e Mansueto Vanzo - e il segretario comunale Mauro Girardi, ai quali la procura regionale della Corte dei conti aveva contestato di avere provocato un danno di 21.491 euro in relazione all’incarico affidato al geometra Marco Lutzemberger, con deliberazione del 24 maggio 2017, per lo svolgimento della progettazione esecutiva del collegamento di via Marco con via Lagorai. Una somma che, a fronte di una spesa complessiva di 42.983 euro, era stata liquidata il 23 ottobre 2017.
La tesi dell’accusa, che si era già mossa in passato a fronte degli esposti presentati dal consigliere di minoranza Beppe Pontrelli (ma in questo caso l’azione nasce da un articolo di stampa), era che mancassero i presupposti per ricorrere a professionisti esterni: «L’attività di progettazione - questa la tesi della procura - rientra nell’alveo delle funzioni ordinarie dell’Ufficio tecnico comunale per lo svolgimento delle quali l’ente comunale non può fare ricorso a contratti di collaborazione consulenza esterna». Un ufficio che, sempre secondo l’accusa, aveva le risorse e i numeri per fare fronte all’espletamento di quell’incarico e che non sarebbe stato invece adeguato con la strumentazione necessaria proprio per potere ricorrere ad incarichi all’esterno.
Sindaco e assessori, difesi dall’avvocato Mario Maccaferri, hanno sempre respinto al mittente le contestazioni e difeso il proprio operato, sia per l’impossibilità di usare il personale in servizio all’ufficio tecnico che per l’assenza della strumentazione Gps. Una tesi ribadita anche dal segretario comunale Girardi - assistito dagli avvocati Andrea Girardi, Diego Salvatore e Gianluca Taddeo - che avvallò la delibera. La difesa, in particolare, ha prodotto la relazione congiunta resa e sottoscritta l’8 maggio 2017 dai tre responsabili dell’Ufficio tecnico urbanistica, viabilità e cantiere, dell’Ufficio tecnico patrimonio immobiliare e dell’Ufficio edilizia privata che compongono il Servizio tecnico del Comune (atto richiamato nella delibera), con la quale i tre collaboratori dichiaravano «che l’attività in seguito affidata all’esterno non risultava fattibile, “ancorché vi fosse la disponibilità delle professionalità richieste in relazione ai tempi di realizzazione e all’obiettivo che l’amministrazione ha fissato”».
Circostanza ribadita il 29 marzo 2018 dal responsabile dell’Ufficio urbanistica, viabilità e cantiere del Comune di Cavalese, il quale sosteneva che non era possibile usare personale in servizio per la progettazione del nuovo collegamento di via Marco con via Lagorai.
Dichiarazioni messe in dubbio dalla procura, che per i giudici non ha però fornito prova a tale riguardo. Alla fine, come detto, è arrivata l’assoluzione: «L’azione - scrivono i giudici - è totalmente sprovvista del supporto probatorio». La procura, però, farà appello.
Sul ricorso a incarichi esterni in consiglio comunale si è giocata una battaglia dura. Ma la vicenda era stata portata anche sul tavolo della magistratura contabile dal consigliere Pontrelli. Lo scorso anno la giunta aveva rimediato un’altra assoluzione, ma anche una condanna (per i lavori di affidamento della direzione e del coordinamento per la sicurezza di un nuovo tratto di fognatura in località Salanzada). E non erano mancate le polemiche: la giunta aveva accusato il Pontrelli di avere rallentato l’azione amministrativa con le «plurime denunce svolte».