Fondi riservati, assolto l'ex presidente dell'Alto Adige Luis Durnwalder: «Il fatto non sussiste»
Era il secondo filone del processo, con l’ex numero uno della Provincia di Bolzano accusato di peculato
Era il secondo filone del processo, con l’ex numero uno della Provincia di Bolzano accusato di peculato
I magistrati contabili obiettavano una maggior spesa di 187 mila euro per l’evento Unesco, ma non ci fu reato, era colpa delle «mutate richieste»
Confermata la sentenza di primo grado, e quindi respinto l’appello della Procura: non vi fu danno erariale nel pagamento delle fatture alla ditta Ires
Il procedimento a carico del 51 enne (padre di tre figli) era scaturito da una relazione degli psicologi della Comunità di Valle, anche il pm aveva chiesto l’archiviazione. Perché il tribunale di Rovereto abbia preso questa decisione lo si capirà meglio tra qualche mese, quando i giudici comunicheranno le motivazioni della sentenza
La famiglia è di Pavia, ma i fatti si sarebbero svolti in un hotel trentino durante le vacanze: per la Corte prove insufficienza, assoluzione «dubitativa»
Tutti i 29 imputati stati tutti assolti, fra loro Karima el Mahroug e le venti giovani ex ospiti delle serate di Arcore. La pubblica accusa valuta se presentare ricorso
IMMAGINI Karima dopo l'assoluzione: "Ruby è stata un'invenzione, è finito un incubo"
L’ex vicepresidente ed altri tre erano accusati di bancarotta colposa, ma ne escono completamente scagionati. Anche Renzi si toglie i sassolini: «Adesso è chiaro che i mostri non eravamo noi»
Cassazione, pubblicata la sentenza riguardante l'affidamento di un lavoro sul fronte della sicurezza per il grande evento del 2013 a Trento. L'avvocato Nicola Stolfi: «Motivazione di rilevante valore giuridico, definisce l'orientamento della giurisprudenza in materia»
Clamorosa revisione dell’ordinanza del Tribunale di Trento nell’inchiesta Perfido: il provvedimento è limitato ad un solo imputato (che si è fatto per niente mesi di carcere), ma le motivazioni potrebbero minare l’impianto accusatorio di tutti
La corte di assise d'appello ha stabilito che "il fatto non sussiste", mettendo la parola fine (salvo nuovi ricorsi in Cassazione) a una intricata vicenda giudiziaria per la quale la donna, condannata in primo grado, ha passato oltre mille giorni in carcere