Il pastificio Felicetti nella «Top 100» delle aziende italiane sostenibili secondo Forbes
L’annuncio durante la presentazione del Sustainability Award 2021, e l’azienda rilancia con il nuovo stabilimento di Molina, autosufficiente al 100% per il fabbisogno energetico
FIEMME. C’è anche Felicetti, il “pastificio delle Dolomiti”, nella lista delle 100 aziende italiane più sostenibili pubblicata da Forbes in occasione del Sustainability Award 2021.
La selezione – basata sullo score e sui rating ESG (Environmental, social and governance) – intende individuare e valorizzare le aziende “che hanno saputo integrare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica nelle proprie strategie di business, interiorizzandone i principi attraverso l’innovazione dei processi organizzativi e produttivi e monitorando in modo attivo le proprie performance”. Tra queste anche il Pastificio Felicetti, che da quattro generazioni porta avanti una produzione di specializzazione nell’alta Val di Fiemme, che si caratterizza per le nette scelte di campo. In primis il biologico come metodo di lavoro irrinunciabile, condiviso con una filiera italiana che pratica l’esclusione dei fertilizzanti chimici e l’uso responsabile di terreni e risorse, per evitare il depauperamento dell’ambiente, ma anche la ricerca e l’innovazione sempre indirizzate al miglioramento della sostenibilità.
«Comparire in questa lista rappresenta per noi un grande privilegio – ha commentato Riccardo Felicetti, amministratore delegato dell’azienda – e al contempo gratifica l’impegno che investiamo da sempre sul fronte della sostenibilità e che continua a orientare il nostro operato. Tra le nostre iniziative più recenti il lancio del nuovo pack, frutto di due anni di studio, realizzato al 100% in carta naturale di pura cellulosa certificata Pefc e proveniente da foreste gestite responsabilmente. Nella nostra agenda a breve termine, inoltre, rientra l’inaugurazione del nuovo stabilimento a Molina di Fiemme, che sarà alimentato da un impianto di cogenerazione di calore capace di coprire l'intero fabbisogno energetico, rendendo il sito produttivo completamente autosufficiente».
«Si sta facendo spazio un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile, che unisce ai tradizionali criteri di valutazione quelli legati ad aspetti ambientali, sociali e di governance – scrivono gli organizzatori del Sustainability Award, di cui si è celebrata la prima edizione nel 2021 – Di conseguenza, misurare la propria sostenibilità a 360° e avere un rating ESG soddisfacente è diventato un importante asset strategico, indispensabile per rispondere alle necessità degli investitori e far crescere la propria attività».
L’obiettivo che accomuna tutti gli attori dell’iniziativa – promotori, aziende candidate, esperti di rating, ecc – è partecipare attivamente al processo di transizione ecologica, diffondendo e praticando strumenti di misurazione delle performance che siano utili e confrontabili, così da avvicinare i diversi Paesi al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.