Il funerale di Federico Politi, morto a 51 anni: la «sua» Banda di Cavalese lo saluta in musica
Geometra stimato, aveva però la passione per le note, nella formazione fiemmese dove suonava il clarinetto, e di cui era stato presidente per anni, mettendosi a disposizione della comunità
CAVALESE. Sono state le note della Banda sociale di Cavalese, la “sua” banda, ad accompagnare Federico Politi nel suo ultimo viaggio, nel funerale che si è tenuto nel pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Cavalese.
La malattia lo ha portato via alla sua amata famiglia e a chi gli voleva bene a soli 51 anni. Al dolore per la sua scomparsa, si unisce però la profonda riconoscenza della comunità di Cavalese, che in queste ore si stringe alla moglie Debora e ai figli Nicola, Thomas e Fabio e a tutti i suoi cari.
In occasione del concerto di Capodanno al Palafiemme della banda di Tesero, è stato il sindaco Sergio Finato ad esprimere la vicinanza di tutta la comunità, dopo il minuto di silenzio dedicato proprio al ricordo del musicista scomparso. «Siamo tutti molto colpiti dalla sua morte e ci stringiamo alla sua famiglia, da sempre ben voluta e molto impegnata nella comunità».
Federico Politi era un geometra stimato, ma il suo cuore batteva per la musica. Una passione condivisa con tutta la famiglia: sia la moglie che i tre figli suonano infatti nella banda sociale di Cavalese. Un traguardo che riempiva Politi di orgoglio.
«Il nostro Federico se ne è andato in pace, lasciando nella sua famiglia e nella sua Banda un grande vuoto. La Banda non può che ringraziare Federico per l'entusiasmo, la passione e l'impegno che ha sempre dimostrato in tutti questi anni in cui è stato colonna portante della nostra associazione», le parole con cui il sodalizio ha voluto ricordarlo sulla pagina sociale. Federico Politi era entrato nella banda nel 1982: la scorsa estate aveva ricevuto a premiazione per i quarant’anni da musicista (suonava il clarinetto) in occasione del concertone delle bande. Per anni, inoltre, era stato anche presidente del sodalizio, dove ora con passione suonava insieme a tutta la sua famiglia.
«Federico aveva il cuore nella banda e per questo sarà ricordato per sempre», sottolinea la presidente Cecilia Trettel.