Bomba d’acqua nella zona di San Giovanni e Mazzin di Fassa, 211 sfollati nella notte. Il punto della situazione
Attualmente i residenti di Vigo di Fassa e Muncion sfollati sono una ventina, mentre sono meno di un centinaio gli ospiti di due alberghi e di un residence lambiti dalle colate di fango accolti temporaneamente dalla Croce Rossa. Nella notte erano state ospitate negli spazi della palestra comunale di Pozza di Fassa 211 persone. Circa 40 sfollati di Campitello di Fassa sono invece già rientrati nelle loro case
MAZZIN DI FASSA. Sta proseguendo ininterrottamente dalla serata di ieri il lavoro dei Vigili del fuoco con il personale della Protezione civile del Trentino, in seguito alla bomba d’acqua che ha interessato la zona di San Giovanni e Mazzin di Fassa.
Le operazioni sono coordinate dai sindaci dei due Comuni - in stretto collegamento con il presidente della Provincia autonoma di Trento e il dirigente generale della Protezione civile, foreste e fauna, Raffaele De Col - con l’ispettore dell’Unione distrettuale Fassa Alessandro Pellegrin, i comandanti di Pozza di Fassa Andrea Winterle, Vigo di Fassa Franco Pellegrin e Mazzin Silvano Bernard.
Attualmente i residenti di Vigo di Fassa e Muncion sfollati sono una ventina, mentre sono meno di un centinaio gli ospiti di due alberghi e di un residence lambiti dalle colate di fango accolti temporaneamente dalla Croce Rossa. Nella notte erano state ospitate negli spazi della palestra comunale di Pozza di Fassa 211 persone. Circa 40 sfollati di Campitello di Fassa sono invece già rientrati nelle loro case. La Protezione civile è al lavoro per fare in modo che, nel più breve tempo possibile, si possa garantire il rientro dei residenti nelle loro case e la ripresa delle attività ricettive interessate.
Nel frattempo, la Strada statale 48 è stata riaperta, mentre sono in corso di ultimazione i lavori di pulizia, grazie alla collaborazione tra i Vigili del fuoco volontari ed il Servizio Gestione Strade della Provincia. Alla luce della sua instabilità, sono in corso le operazioni di brillamento del masso di circa 25 metri cubi a monte dell’abitato di Muncion.
La raccomandazione è di non addentrarsi nelle zone interessate dagli smottamenti per evidenti motivi di sicurezza, anche alla luce dell’allerta gialla emessa dalla Protezione civile del Trentino. In mattinata, nel corso di una riunione operativa coordinata dai dirigenti dei Servizi provinciali Prevenzione rischi e Cue, Stefanio Fait e del Servizio antincendi e protezione civile Ilenia Lazzeri, sono state individuate le soluzioni per la messa in sicurezza delle strutture evacuate.