Il crollo a Cima Uomo, il resoconto dopo il sorvolo: non interessati sentieri, caduti tra i 100 e i 200 metri cubi di roccia
I primi riscontri del servizio geologico della Provincia dopo il distacco di una massa di roccia dalla cima del gruppo della Marmolada, avvenuto nel pomeriggio di oggi, 16 agosto: si esclude il coinvolgimento di persone.
IL FATTO Una massa si stacca da Cima Uomo sul versante nord
LA TRAGEDIA Marmolada, concluse la ricerche: trovati altri reperti delle 11 vittime
TRENTO. Notizie confortanti sono state diffuse nella serata di oggi, 16 agosto, dalla Provincia, a proposito del crollo avvenuto nel pomeriggio dalle pareti di Cima Uomo (3010 metri), nel gruppo della Marmolada.
"Il crollo roccioso - si legge nel comunicato - non ha interessato percorsi normalmente frequentati da escursionisti stando ai primi riscontri del servizio geologico della Provincia che ha appena effettuato un sorvolo sulla zona interessata dalla frana.
Si escluderebbe pertanto il coinvolgimento di persone.
La zona è piuttosto impervia, difficile stimare le dimensioni del fenomeno che tuttavia sembrano più contenute rispetto alla prima impressione dato che il movimento ha generato una nuvola di polvere.
La frana ha un volume compreso tra i 100 ed i 200 metri cubi. Il materiale crollato, come detto, non ha interessato sentieri particolarmente frequentati, che si trovano più a nord e salgono verso la cresta che porta in Val Contrin.
L'evento si è verificato verso le 17.30 un centinaio di metri sotto la vetta: a quanto si apprende c'è ancora roccia fratturata quindi sarà interdetto con un'ordinanza il passaggio nelle immediate vicinanze. La situazione, secondo quanto si aprrende, non è particolarmente problematica dal punto di vista geologico, anche se sono possibili altri crolli nei prossimi giorni.
La causa è difficile da stabilire, considerando che non ci sono stati recenti sbalzi di temperature e anche nella fascia sopra i 2.800 metri, normalmente quella in cui le rocce sono soggette a severe escursioni termiche, è certamente influenzata dal caldo estivo delle ultime settimane. È normale, dice un esperto del Servizio geologico della Provincia, che le fratture tendano ad allargarsi e raccogliere materiale, la tipica evoluzione delle Dolomiti, che si sono formate proprio con questi processi, magari più frequenti ultimamente, ma che geologicamente e storicamente sono sempre esistiti.
Cima Uomo (3010 metri) è una delle vette che sovrastano a nord il passo San Pellegrino, appartiene al gruppo della Marmolada e si trova in Trentino, sul confine con il Bellunese. È raggiungibile dalla difficile via normale dal passo stesso e dal passo delle Selle attraverso il sentiero attrezzato Bepi Zac".