Lunedì mattina a Pozza di Fassa i funerali di Antonio Zulian «Tone Cuz», morto sotto il trattore a Soraga
Chiara la dinamica: l’ex capo del Soccorso Alpino tornava a valle dopo aver fatto legna, ma il mezzo agricolo si è ribaltato, rotolando per trenta metri nel bosco sotto la strada forestale
IL FATTO L'incidente con il mezzo agricolo a Soraga
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FASSA. Si terranno lunedì mattina, alle ore 11 nella parrocchiale di Pozza di Fassa, i funerali di Antonio Zulian, «Tone Cuz», l’uomo di 64 anni morto venerdì nell’incidente con il trattore sopra l’abitato di Soraga.
Stava scendendo dai boschi verso casa sua, nel centro fassano, dopo aver fatto legna: poco prima delle 19 però, la macchina operatrice sulla quale viaggiava, si è ribaltata, schiacciandolo. Per Antonio Zulian, 64 anni, non c’è stato nulla da fare: quando i soccorritori lo hanno trovato, incastrato nell’abitacolo del mezzo, ogni tentativo di rianimarlo è stato vano.
Momenti terribili per tutti coloro che erano intervenuti a prestargli aiuto: per tanti anni, molti di loro infatti avevano condiviso l’impegno nell’ambito dell’emergenza. Per anni Antonio Zulian era stato infatti alla guida della stazione Centro Fassa del Soccorso alpino, prima che nel passato più recente lo stesso ruolo fosse rivestito anche da uno dei fratelli, Luigi, capostazione fino al febbraio scorso, prima che a succedergli fosse Alessandro Furci.
A dare l’allarme è stato un conoscente, un compaesano con cui Zulian si trovava nel bosco per tagliare legna, in una radura alle pendici del Sass de Mesdì, verso il Lusia. Il 64enne lo aveva appena salutato, avviandosi a valle a bordo della macchina operatrice con braccio telescopico con cui era salito nel bosco quando, poco dopo, l’uomo ha sentito lo schianto. È subito sceso a vedere che cosa fosse accaduto, trovando il mezzo rovesciato contro un albero.
Ha subito composto il 112, mobilitando così i soccorritori: stando alle prime ricostruzioni curate dai carabinieri della compagnia di Cavalese, il 64enne avrebbe perso il controllo del mezzo che sarebbe rotolato lungo un pendio oltre il sentiero, ribaltandosi almeno un paio di volte prima di fermarsi contro una pianta, circa 30-40 metri a valle del tracciato. Rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo, l’uomo ha perso la vita sul colpo.